
Il weekend appena trascorso è stato particolarmente turbolento su buona parte della Penisola Balcanica. Una saccatura transitata da ovest ad est tra sabato e domenica ha innescato un’intensa linea temporalesca che ha prodotto fenomeni in alcuni casi molto violenti. Croazia, Bosnia, Serbia e Bulgaria sono state bersagliate da intense grandinate. A Zlatograd, nel sud della Bulgaria quasi al confine con la Grecia, sono caduti in alcune zone chicchi di grandine grandi come uova che hanno mandato in frantumi molti parabrezza delle automobili e creato diversi danni alle strutture.
Le strade sono state ricoperte da uno strato ghiaccio spesso anche una ventina di centimetri e per rimuoverlo sono dovuti intervenire i mezzi invernali per la pulizia della neve. La violenza della grandine ha ucciso inoltre diversi animali. Nelle non lontane località di Madan e Devin, sempre in Bulgaria, i forti temporali hanno provocato estesi allagamenti, sradicato alberi, scoperchiato alcune case e intasato i tombini, impedendo il deflusso delle acque e invadendo molti esercizi commerciali situati ai piani terreni.
Intanto il flusso di correnti umide e instabili occidentali che attraversa l’Adriatico interessa anche in avvio di settimana Croazia meridionale e Bosnia Erzegovina, con altri temporali a tratti intensi e accumuli pluviometrici prossimi ai 100mm. Anche la giornata di martedì vedrà probabilmente l’insistenza di nuovi temporali talora forti che impegneranno ancora una volta Bosnia e Bulgaria, soprattutto nelle ore pomeridiane, estendendosi fino alla Romania.