
Gli Stati Uniti e il Canada stanno potrebbero vivere un Natale che difficilmente scorderanno. Gli abitanti di questi due Paesi, in particolare chi vive più a Nord, sono abituati ad inverni molto freddi e a vacanze natalizie talvolta gelide e nevose, ma quest’anno potrebbe succedere qualcosa di estremo.
Previsione periodo 19-21 dicembre: una poderosa colata di aria gelida (fino a -24°C a 15000) interesserà tutto il Canada occidentale fino a coinvolgere lo stato di Washington, il Montana, l’Idaho, il Wyoming, il Dakota del Nord e del Sud, l’Oregon, il Colorado e tutta l’area settentrionale di California e Nevada. Le temperature crolleranno di 20°C nel giro di 36-48 ore ovunque. a Great Falls si toccheranno valori di -30°C, a Edmonton e Calgary -32°C, a Bismarck -28°C, a Seattle -7°C, a Vancouver -11°C e così via. Nevicherà a tutte le quote, anche sul mare tra Portland, Seattle e Vancouver, fino a due passi dai litorali californiani, ma non è finita qui.
Tendenza periodo 22-25 dicembre: la discesa di questa massa d’aria ghiacciata non accennerà a fermarsi e arriverà fino al golfo del Messico, interessando tutti gli stati centro e meridionali, prima di portarsi definitivamente sul Nord-Est americano tra la Vigilia e la giornata di Natale. Verrà anche a formarsi una profonda area di bassa pressione che provocherà nevicate furiose, veri e propri blizzard, fino al piano ovviamente, su Missouri, Wisconsin, Illinois, Indiana, Kentucky, Tennessee, Ohio, Pennsylvania e stato di New York. La neve si farà vedere fin sulle aree settentrionali di Mississippi, Alabama, Georgia e Carolina del Sud. Valori termici notevoli, sorprendenti, pensate che a New Orleans si passerà da +20°C a -3°C in meno di 24 ore, e a Houston, in Texas, da +22°C a -8°C. L’aria fredda raggiungerà anche Miami con temperature minime anche di 5°C nel giorno di Natale, davvero clamoroso. Sarà come essere in un freezer invece al Nord, previsti -20°C a Indianapolis, -18°C a Chicago, -17°C a Oklahoma City, -12°C a Toronto, -9°C a Washington D.C. e -8°C a New York dove bisogna ancora capire se riuscirà a nevicare, non tanto per questioni di temperatura ma di disposizione delle correnti. Ad accentuare il freddo ci penseranno i venti tempestosi, oltre i 100 km/h da Nord-Ovest sull’area dei grandi laghi, da cui nasceranno dei muri nevosi prodotti dal Lake Effect Snow. Questa è ancora una tendenza che necessita di ulteriori aggiornamenti, ma dovesse avverarsi quanto mostrano i modelli quest’oggi si tratterebbe di un evento di notevole portata di cui se ne parlerà parecchio.