
Nei territori desertici del sudest asiatico la stagione “umida” ovvero quella in cui la probabilità che cada la pioggia è più elevata, normalmente coincide con il periodo che va dal mese di novembre a quello di aprile. Una sorta di lungo autunno ma con temperature comunque miti prima della caldissima estate. Normalmente in questi sei mesi non piove mai tantissimo, le precipitazioni sono scarse e isolate e a prevalente carattere di temporale ma quello che sta succedendo in questo mese di aprile, che dovrebbe poi chiudere la stagione umida per quelle zone, ha davvero dell’incredibile.
Pressoché ininterrottamente sin dall’inizio del mese, temporali di incredibile violenza si stanno abbattendo con poca soluzione di continuità sull’Arabia Saudita e a tratti anche su Yemen e Oman. La situazione più critica resta quella Saudita dove il territorio desertico favorisce il dilavare della pioggia con numerose alluvioni lampo ma durante i temporali si sono verificate delle grandinate di eccezionale portata sia nella dimensione dei chicchi che in quantità. Un ruolo importante nell’intensificazione di questi fenomeni lo ha avuto senz’altro il Mar Rosso. Le correnti calde provenienti direttamente dalla regione del Sahel africana scorrendo sulla sua superfice si caricano di umidità e arrivano sul territorio saudita dove si scontrano con una blanda circolazione di aria più fresca in quota proveniente dall’Asia centrale. Nasce così un’estesa linea di temporali che si auto rigenera e trae la sua maggiore forza nelle ore più calde della giornata. Ma guardate con i vostri occhi quello che sta accadendo:





