
(TEMPOITALIA.IT) Il conto alla rovescia termina in queste ore: sulle regioni del Nord si formano i primi temporali, alimentati da infiltrazioni di aria più fresca in quota che colpiscono soprattutto i comparti occidentali. Le crepe nell’alta pressione africana annunciano una crisi che prende corpo nel weekend, quando una depressione oceanica penetrerà nel Mediterraneo centrale, costringendo il promontorio subtropicale alla ritirata.
Le elaborazioni numeriche mostrano divergenze marcate. Il modello ECMWF, considerato il più affidabile, descrive una vera crisi di mezza estate; l’americano GFS oscilla, ma potrebbe presto riallinearsi. In ogni caso il peggioramento di fine settimana risulta confermato, anche se intensità e distribuzione delle piogge restano ancora variabili.
Entrambe le simulazioni concordano su un deciso calo termico: le temperature perderanno circa 10 °C, localmente di più, passando da valori fortemente sopramedia a temperature consone al periodo. Il contrasto tra l’aria fresca in quota e quella rovente nei bassi strati, soprattutto al Sud e sulle Isole Maggiori, genera un forte gradiente verticale, terreno ideale per celle temporalesche di notevole energia. Il Nordovest sarà il primo banco di prova.
Quanto all’evoluzione successiva, le traiettorie modellistiche divergono: alcune proiettano un rapido ritorno dell’anticiclone, altre ipotizzano ulteriori incursioni perturbate a stretto giro. L’unica certezza al momento è che, almeno fino a fine mese, le condizioni meteo saranno ben diverse dall’immobilismo rovente che ha caratterizzato le ultime settimane, in particolare sul Centro Sud e sulle Isole Maggiori.
Credit: l’articolo è stato realizzato su analisi dei dati di ECMWF e GFS. (TEMPOITALIA.IT)
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