L’Australia Meridionale si prepara alla settimana più piovosa in oltre 20 anni

Cresce la paura nell’Australia Meridionale, alle prese con un’imminente ondata di maltempo che, secondo il Servizio Meteorologico Nazionale, potrebbe essere la più intensa degli ultimi vent’anni.
Secondo l’ultimo bollettino diramato dalle autorità, persiste un concreto rischio legato a forti precipitazioni, venti intensi e possibili inondazioni. 

Tutto dipende da un vasto sistema di bassa pressione, accompagnato da aria fredda e umida proveniente dall’Oceano Antartico, che si sta dirigendo verso il sud del Paese.
Le ultime proiezioni modellistiche indicano che il sistema colpirà in modo particolare le regioni costiere e l’area metropolitana di Adelaide, intensificandosi nel corso del fine settimana, con precipitazioni abbondanti almeno fino a lunedì prossimo. 

Il Bureau of Meteorology (BoM) ha confermato che, con molta probabilità, si tratta del sistema più umido e piovoso dal 2003.

“È un evento meteorologico rilevante, con potenziali impatti idrogeologici e sulla viabilità, l’agricoltura e le infrastrutture,” ha dichiarato la meteorologa senior Anne Flaherty. “Le aree del Mount Lofty Ranges, della Fleurieu Peninsula e le zone rurali a est di Adelaide sono le più esposte a piogge persistenti.” 

Il South Australian State Emergency Service (SES) ha già ricevuto oltre 90 richieste di intervento nella giornata di ieri, principalmente per infiltrazioni d’acqua, alberi abbattuti e blackout elettrici. Gli interventi si sono concentrati soprattutto nelle località costiere di Robe, Kingston e Victor Harbor, già colpite da forti raffiche di vento. 

Sebbene le piogge siano generalmente accolte con favore in una regione frequentemente colpita dalla siccità, la persistenza e l’intensità delle precipitazioni previste rischiano di compromettere le coltivazioni in fase di raccolta, in particolare cereali, frutta a nocciolo e foraggi.
L’Agricultural Bureau of South Australia ha invitato gli agricoltori a verificare l’efficienza dei sistemi di drenaggio e a mettere in sicurezza il bestiame. L’elevata umidità, inoltre, potrebbe favorire lo sviluppo di malattie fungine nelle colture. 

Ricordiamo che queste zone dell’Australia stanno vivendo, da almeno 18 mesi, condizioni estremamente secche,  e con molta probabilità questo fase di maltempo non sarà sufficiente a ristabilire l’equilibrio. Secondo il Bureau of Meteorology, ampie zone dell’Australia Meridionale, insieme a porzioni del Victoria occidentale e della Tasmania nord-occidentale, hanno registrato il livello di precipitazioni più basso mai osservato nel periodo compreso tra gennaio 2024 e giugno 2025.
La siccità prolungata ha provocato un sensibile calo delle riserve idriche: i bacini che alimentano Adelaide sono scesi ai livelli più bassi degli ultimi decenni, con le dighe attualmente ferme al 42% della loro capacità.
In generale, la maggior parte del territorio dell’Australia Meridionale – da ovest a est – ha registrato totali pluviometrici inferiori alla media, in molti casi decisamente al di sotto delle soglie stagionali.

Anche in questa parte del mondo si registra una crescente frequenza di eventi meteorologici estremi, con lunghi periodi di siccità che si alternano a precipitazioni torrenziali.
Gli scienziati attribuiscono queste oscillazioni al riscaldamento delle acque oceaniche, che favorisce lo sviluppo di sistemi di bassa pressione più intensi e carichi di umidità.

“Stiamo osservando un aumento sia nella frequenza che nell’intensità di questi eventi nel sud dell’Australia,” ha affermato il climatologo Prof. Greg Ayers. “Non si tratta soltanto di normali variazioni stagionali, ma di segnali coerenti con le proiezioni legate al cambiamento climatico.”

© 3B Meteo