
(TEMPOITALIA.IT) Negli ultimi giorni stiamo assistendo ad una svolta radicale delle condizioni meteo in Italia, con due ondate di maltempo che andranno a far cessare il dominio dell’Anticiclone Africano. Questa roccaforte subtropicale, capace finora di resistere a qualunque attacco, stavolta accusa il colpo e farà fatica a riprendersi in tempo. La prima di queste irruzioni fresche e instabili ha già travolto più di mezza Italia, la seconda, ancora più intensa, è attesa per lunedì 28 luglio.
Nel frattempo, vaste aree dell’Europa centro-settentrionale mostrano un certo fermento barico: i modelli matematici evidenziano profondi cambiamenti nella circolazione atmosferica, un segnale che non può essere trascurato.
Prima decade di agosto variabile e dinamica
Le proiezioni più autorevoli delineano una partenza di Agosto tutt’altro che monotona. Dopo il doppio affondo depressionario di fine luglio, un terzo impulso perturbato sembra poter giungere sul Mediterraneo occidentale ad inizio Agosto e coinvolgere parzialmente anche l’Italia, soprattutto il Centro-Nord, tuttavia, meno intenso dei due precedenti. Ma la sorpresa uscita dai centri di calcolo internazionali nelle ultime ore è la probabile proiezione più orientale dell’Anticiclone delle Azzorre, che attorno al 5 Agosto, potrebbe arrivare a proteggere, almeno parzialmente, la Penisola Italiana e donare almeno qualche giorno di Estate come una volta.
Estate tutt’altro che esaurita
Parlare di fine anticipata dell’Estate appare dunque prematuro. Il mese di Agosto possiede ancora ampie risorse anticicloniche, in grado di riproporre periodi stabili anche di lungo respiro. Anche se la prima parte del mese dovesse risultare anomala, anche dopo metà Agosto potrebbe esserci una vigorosa presenza dell’alta pressione subtropicale, come già successo in diverse occasioni nelle estati degli ultimi anni.
Perché serve cautela nelle previsioni
Gli scenari meteorologici non vanno confinati all’orizzonte nazionale: le grandi onde atmosferiche che influenzano il meteo sull’Italia dipendono da configurazioni che abbracciano tutto il continente e l’Oceano Atlantico, nonché il meteo tropicale, come, ad esempio, il monsone del Golfo di Guinea. Solo monitorando l’evoluzione complessiva a livello continentale potremo capire se le modifiche bariche in atto sfoceranno in un mese perturbato – eventualità statisticamente rara – o se prevarrà la consueta stabilità estiva.
Credit: per la redazione dell’articolo abbiamo analizzato i dati di ECMWF e GFS. (TEMPOITALIA.IT)
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