
(TEMPOITALIA.IT) L’Italia sta sperimentando un periodo di calore opprimente in cui le temperature veleggiano ben oltre la soglia dei 38 °C; eppure, sotto questa coltre rovente, nei prossimi giorni si accenderanno improvvisi temporali che in pochi minuti potranno riversare piogge torrenziali, senza però scalfire davvero l’afa che continua a saturare l’aria.
Calore tropicale e umidità in crescita
La cupola di alta pressione nord-africana, che domina il Mediterraneo, intrappola una massa d’aria caldissima e carica di umidità. In tale contesto basta un lieve cedimento barico per liberare l’enorme energia latente accumulata in atmosfera.
Nascita di celle temporalesche in mezz’ora
Quando la colonna d’aria diventa instabile, si formano cumulonembi che raggiungono rapidamente la tropopausa: in circa trenta minuti i primi cumuli isolati si trasformano in torri convettive capaci di produrre rovesci violenti con goccioline di grandi dimensioni, generando allagamenti localizzati lungo i versanti montuosi e nelle vallate sottostanti di Alpi e Appennini.
Grandine possibile ma non estrema
Lo zero termico a quote molto elevate limita lo sviluppo di chicchi di grosse dimensioni; tuttavia l’elevato gradiente termico verticale favorisce correnti ascensionali potenti che, in alcuni casi, possono comunque favorire grandinate in grado di danneggiare colture e autovetture, specie quando un fronte organizzato atlantico farà capolino più avanti nella stagione. Ma non è il caso di questa settimana.
Raffreddamento effimero dopo il rovescio
Il passaggio del temporale abbassa momentaneamente la temperatura, ma la coltre umida persiste e, finita la pioggia, la temperatura torna rapidamente a salire mentre l’umidità relativa schizza verso il cento per cento, intensificando la sensazione di afa sia di giorno sia dopo il tramonto.
Credit: l’articolo è stato redatto consultando principalmente le elaborazioni dei modelli meteo GFS e ECMWF. (TEMPOITALIA.IT)
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