
(TEMPOITALIA.IT) La persistente ondata di caldo che sta interessando l’Italia non è affatto normale: i dati termici certificano valori record, ma la nostra percezione si è talmente adattata a temperature elevate da far sembrare tutto scontato.
Dati climatologici in costante ascesa
I valori medi di riferimento si stanno alzando anno dopo anno a causa della lunga successione di mesi sopra norma. Ogni fine mese serve ormai a stabilire se quel periodo entra, e in quale posizione, nella classifica dei più caldi di sempre. Giugno ha superato diverse soglie storiche sull’Italia, mentre Luglio ha toccato picchi estremi sulla Penisola Iberica. In Italia Luglio non è stato troppo caldo, malgrado alcuni locali picchi termici, “soltanto” il dodicesimo più caldo di una lunga serie più che secolare e “soltanto” 0,8°C più caldo rispetto alla norma 1991-2020. Ma è stato anche il secondo o il terzo (differenze risibili con un altro mese di Luglio) più freddo degli ultimi 10 anni ma 2°C più caldo rispetto alla norma 1961-90. Questi dati fanno capire quanto sono cambiate le estati negli ultimi 30 anni e ancor più negli ultimi dieci.
Record recenti su Italia e Penisola Iberica
Negli ultimi giorni alcune aree del Nord hanno registrato le temperature più alte dell’intera estate o, addirittura, di sempre – per essere più chiari si sono battuti o eguagliati dei record assoluti – superando i valori attesi di quasi 10°C. Analoghe punte si sono osservate in Spagna e Portogallo, dove il termometro ha raggiunto livelli inediti per il mese di Agosto.
Percezione alterata delle temperature
L’abitudine a mesi e mesi di condizioni oltre la media ha ridotto la capacità di riconoscere un’anomalia. Temperature che un tempo avrebbero destato preoccupazione ora passano quasi inosservate, alimentando l’idea che il caldo estremo sia “normale”.
Perché i numeri contano più delle sensazioni
I dati non mentono: su diverse regioni settentrionali stanno cadendo record stagionali o persino assoluti, eppure molti minimizzano definendo l’episodio una semplice ondata. Le differenze geografiche spiegano variazioni locali, ma non cambiano il quadro generale di eccezionalità. Oggi (mercoledì 13 agosto) alle 2 di notte, Genova centro ha toccato un picco di 34°C per poi scendere all’alba a più “confortevoli” 28°C. In molte zone della Riviera le minime da giorni non scendono sotto i 28°C e in qualche caso sono rimaste nei pressi dei 30°C, mentre la massime hanno raggiunto picchi prossimi ai 40°C e Genova ha eguagliato il proprio record storico con 38,5°C. Non molto meglio è andata a Trieste, la cui stazione del molo Bandiera, con 37,2°C ha stabilito il proprio nuovo record di caldo assoluto e altre zone cittandine hanno raggiunto 39°C. Non va molto meglio a Milano, dove da giorni le minime in centro città non scendono sotto i 25°C e stanotte sono rimaste sopra i 27°C.
Memoria meteorologica corta
Non c’è dubbio che tra fine Luglio e i primi giorni di Agosto abbia fatto fresco, ma sono bastati pochi giorni di aria più fresca per ridurre la percezione del precedente e dell’attuale caldo. La rinfrescata dell’ultima decade di Luglio ha fatto dimenticare in fretta la prima metà del mese e non stando il necessario risalto all’attuale ondata di caldo, che dati alla mano, mediamente su scala nazionale, è la più intensa dell’anno, e non sta colpendo solo il Nord ma anche le regioni tirreniche e la Puglia. I numeri, freddi ma precisi, mostrano che l’anomalia persiste, anzi, si è amplificata. (TEMPOITALIA.IT)
Meteo: ondata di CALDO ESTREMO in atto, RECORD battuti, tutto normale?