
(TEMPOITALIA.IT) Ci troviamo ancora nel pieno di condizioni meteorologiche torride, tuttavia emergono sviluppi significativi. Questo approfondimento esaminerà ogni aspetto della situazione e cercherà di determinare se questa volta assisteremo realmente alla conclusione del caldo intenso su tutto il territorio.
La prima trasformazione
In queste ore, una modesta linea di instabilità proveniente da settentrione produrrà fenomeni temporaleschi distribuiti irregolarmente sul territorio, occasionalmente di notevole intensità, che tuttavia non riusciranno a determinare un abbassamento delle temperature se non in aree circoscritte.
Il punto di svolta
Tra il 20 e il 22 Agosto, le proiezioni modellistiche concordano unanimemente sulla possibilità di un cambiamento repentino delle condizioni atmosferiche. Mentre inizialmente alcune elaborazioni prevedevano persino la formazione di un ciclone mediterraneo, con l’avanzare del tempo le previsioni convergono verso la formazione di una significativa saccatura. Questa dovrebbe apportare maltempo diffuso e, elemento cruciale, un autentico collasso delle temperature.
Tale nuova configurazione atmosferica trarrà energia dal confronto tra due masse d’aria caratterizzate da proprietà opposte: da una parte, correnti fredde in discesa dalle regioni settentrionali del continente europeo; dall’altra, aria calda e carica di umidità in risalita dalle aree desertiche del Nord Africa.
Il rischio di fenomeni estremi
Il contrasto termico potrebbe causare lo sviluppo di eventi meteo potenzialmente violenti. In queste circostanze, aumenta la possibilità di assistere a episodi di maltempo severo; tra questi possiamo citare precipitazioni torrenziali, grandinate di dimensioni considerevoli e raffiche di vento di straordinaria intensità.
Crollo delle temperature
Oltre alle precipitazioni, un’altra conseguenza di rilievo sarà il drastico abbassamento delle temperature. Dopo 10/15 giorni di caldo persistente, talvolta realmente al limite della sopportazione, questa ondata di maltempo potrebbe segnare la fine di un periodo difficile, facendo giungere aria più fresca su gran parte d’Italia. L’impatto sarà percepibile principalmente sulle regioni settentrionali, ma progressivamente si estenderà anche al Centro-Sud.
L’incognita delle acque del Mediterraneo
Un fattore determinante che complica lo scenario è la condizione termica attuale dei mari che circondano l’Italia. Perché sottolineiamo questo aspetto? Le acque superficiali, in questo momento, mostrano valori significativamente superiori alle medie del periodo. Questa anomalia termica non rappresenta semplicemente un dato numerico, ma costituisce un elemento assolutamente determinante nella genesi e nell’intensificazione di eventuali cicloni e temporali marittimi di estrema intensità.
Attenzione però…
Questa non è una previsione, ma solo una considerazione di carattere meteo-climatologico. Spesso, non si può avere certezza dello sviluppo di fenomeni meteo violenti fino a poche ore prima del loro verificarsi. Pertanto, andranno seguite eventuali allerte emanate dalla Protezione Civile. L’estremizzazione dei fenomeni meteo è però un fenomeno conclamato, per cui bisogna sempre prestare attenzione alla possibilità che si verifichino eventi potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone. Possiamo affermare, con alcuni giorni di anticipo, che l’attenzione degli specialisti rimane elevata, poiché la configurazione prevista è una di quelle che potrebbe generare qualche difficoltà. Quello che possiamo assicurare è che le temperature eccessive di questi giorni diventeranno presto soltanto un ricordo.
Credit: l’articolo è stato redatto consultando principalmente le elaborazioni dei modelli meteo GFS e ECMWF. (TEMPOITALIA.IT)
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