I temporali più forti dell’Estate 2025. Inizia il meteo estremo

(TEMPOITALIA.IT) Sia in questi giorni, in cui c’è dell’instabilità atmosferica durante una fase di caldo che vede temperature – laddove il cielo è sereno – superiori, anche largamente, ai 30 °C e accompagnate da un’umidità atmosferica piuttosto elevata, si stanno verificando temporali di notevole intensità. Avrete probabilmente visto i violenti nubifragi, gli allagamenti e, forse, anche immagini di grandinate devastanti.

 

Devo essere onesto: le immagini delle grandinate devastanti mi fanno sempre una forte impressione, perché producono danni enormi. Rovinano le colture, la vegetazione, i beni materiali come le auto, i tetti delle case, infrangono i vetri dei parabrezza delle macchine. Insomma, le grandinate violente sono davvero qualcosa che personalmente mi preoccupa parecchio, soprattutto perché la loro espansione geografica – cioè le aree che potenzialmente ne possono essere interessate – è cresciuta rispetto al passato.

 

Sino a qualche anno fa mi sono occupato di report sulla grandine, un servizio destinato ai cosiddetti Levabolli delle auto, ai quali indicavamo le aree colpite dalle grandinate. Era un servizio di alta qualità che ancora oggi viene ricordato tra i professionisti del settore. In oltre vent’anni di ricerche, durante i quali non solo abbiamo studiato le grandinate ma anche osservato come questo fenomeno si sia evoluto nel tempo, ho potuto constatare cambiamenti importanti. Anche se il servizio attualmente non è attivo, mi capita di osservare le aree colpite e noto che le grandinate più severe si spingono oggi anche in zone dove in passato non avvenivano.

 

Questo ha delle cause. La principale è il cambiamento climatico, che influenza in larga misura il processo di trasformazione. L’altra è invece la fluttuazione naturale del clima, che va sempre ricordata, dato che spesso viene dimenticata.

 

I temporali che si stanno verificando attualmente, e soprattutto quelli previsti, presentano caratteristiche molto simili ai violenti fenomeni che si verificano nelle regioni tropicali con temperature elevate. Infatti, vediamo che a seguito dei forti rovesci di pioggia, in località pianeggianti la temperatura difficilmente scende sotto i 20 °C. L’umidità diventa satura, raggiungendo anche il 100%, e quindi si crea un’atmosfera dalla parvenza tropicale.

Inoltre, da parecchio tempo, in molte aree, la temperatura notturna non riesce a scendere sotto la soglia di 20°C.

 

Le notti in cui la temperatura non cala sotto i 20 °C vengono definite notti tropicali, e ormai rappresentano una caratteristica del nostro clima estivo. Non so il perché non si parli abbastanza dei temporali che hanno una sorprendente familiarità con quelli tipici delle zone tropicali: fenomeni generalmente non molto estesi, ma violenti, con scrosci intensissimi di pioggia.

 

In pianura, però, non portano quel grande refrigerio che ci si potrebbe aspettare, perché la temperatura a fine temporale non scende sotto i 20 °C. Questo accade perché ci troviamo in piena ondata di calore, e a tutte le quote atmosferiche i valori sono elevati termici e perché siamo investiti da masse d’aria subtropicali, anzi pienamente tropicali, che provengono dal cuore del deserto del Sahara e trasportano temperature nettamente superiori alla media. (TEMPOITALIA.IT)

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