
Dopo settimane di caldo eccezionale, la Scandinavia ha vissuto un improvviso ritorno a condizioni fresche o persino fredde per la stagione. Le notti sono già apparse tipicamente autunnali, con valori che non si registravano da decenni. A Helsinki Vantaa la minima di inizio settimana è scesa sotto i +3 °C, la più bassa per la seconda metà di agosto dal 1997. Negli ultimi decenni, tuttavia, simili valori sono diventati sempre più rari nella capitale finlandese, segno di un trend climatico che ha reso meno frequenti le notti fredde a fine estate.
Il calo termico ha poi raggiunto Germania orientale, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Balcani settentrionali. In molte località le minime sono scese sotto i 5 °C, valori più tipici di fine settembre che non di fine agosto.Ecco alcuni dati significativiMiercurea Ciuc (Romania): -1,7 °C, Zabar (Ungheria): +1,7 °C. Lomnicky stít (2634 m, Slovacchia): -8,4 °C il 24 agosto, valore che eguaglia il record mensile di agosto per le stazioni slovacche sopra i 1000 m, risalente al 25 agosto 1980.
È normale che ci siano record di freddo locali, la variabilità meteorologica non sparisce. La differenza è che oggi i record di caldo superano di gran lunga quelli di freddo: a livello globale se ne registrano circa 5-7 volte di più. I dati mostrano un clima che si scalda, anche se di tanto in tanto compaiono episodi freddi.
Nei prossimi giorni, però, il fresco lascerà spazio a temperature più miti, con un ritorno verso condizioni più consone al periodo.