
(TEMPOITALIA.IT) Le piogge intense non sono più un’eccezione, ma un fenomeno sempre più frequente. Gli scienziati non hanno dubbi: la correlazione tra l’aumento delle temperature e la crescita delle precipitazioni è ormai un dato documentato. Un’aria più calda trattiene una quantità maggiore di umidità, e quando questa si trasforma in pioggia, le nubi scaricano al suolo vere e proprie bombe d’acqua, ovvero, ingenti nubifragi.
In Italia, la situazione meteo del 2025 si sta mostrando ancora più complicato rispetto allo scorso anno. Se nel 2024 il Mar Mediterraneo era bollente, quest’anno i valori termici delle acque superficiali sono leggermente inferiori, ma questo non significa che il mare non influenza la forza di perturbazioni e aree di instabilutà atmosferica. Anzi, in questo 2025 la presenza più frequente di aria oceanica umida, relativamente fresca rispetto a quella stagnante sul bacino, sta creando un mix esplosivo.
Non si è ancora assistito a un vero crollo delle temperature, eppure il contrasto tra masse d’aria diverse sta intensificando i fenomeni atmosferici violenti. Le nuvole temporalesche agiscono con gli scrosci di pioggia e grandine raffreddano i bassi strati, quindi la temperatura si abbassa, specie di giorno. Le precipitazioni trasporando l’aria fredda dalle quote maggiori verso il basso. È il classico effetto dei temporali estivi, ma su scala molto più ampia.
Quelli a cui assistiamo spesso non sono temporali tipicamente estivi, ma di ampia portata.
C’è un meccanismo noto in meteorologia di base: un piccolo sbuffo di aria fresca e umida basta a destabilizzare l’atmosfera. In presenza dell’energia accumulata sopra il Mediterraneo aumenta la forza delle perturbazioni o dei sistemi nuvolosi, generando una sorta di scintilla che esplode anche in supercelle o celle temporalesche a mesoscala (MSC), ovvero in sistemi che rilasciano piogge torrenziali in poche ore. Da qui gli eventi meteo estremi, con nubifragi e alluvioni lampo che nelle ultime settimane stanno colpendo vaste aree della penisola.
Secondo i dati raccolti dagli studi sul cambiamento climatico, questa tendenza non riguarda solo il nostro Paese, ma si ripete su scala planetaria.
L’IPCC, il principale organismo internazionale che analizza i mutamenti del clima, avverte che nei prossimi decenni le precipitazioni diventeranno ancora più abbondanti e violente.
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Un episodio che dimostra bene la gravità di questi cambiamenti è avvenuto il 10-11 settembre 2025, quando una debole perturbazione oceanica (la n. 3 del mese) giunta nel Mediterraneo si è intensificata a dismisura e ha investito l’Italia portando nubifragi, piogge intense e temporali, in particolare al Centro-Nord e in Sardegna.
In Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia si sono registrati danni e disagi severi: allagamenti stradali, frane, e la Protezione Civile ha emesso allerte meteo per rischio idrogeologico. Sull’Isola d’Elba un nubifragio ha provocato allagamenti e smottamenti che hanno danneggiato la viabilità locale, allagato abitazioni, negozi. Evento meteo analogo sulla costa veneto friulana, con addirittura accumuli di circa 250 mm in località costiere.
In Lombardia, un forte temporale ha colpito la il bresciano e la bergamasca con strade sommerse dall’acqua, insomma, allagamenti.
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Un episodio clamoroso è avvenuto all’Isola d’Elba (Toscana) il 9 settembre 2025. Un forte temporale autorigenerante ha investito Portoferraio, dove la città è sprofondata sotto una coltre d’acqua, le strade sono diventate veri e propri fiumi.
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A Trieste, il 2-3 settembre, un nubifragio improvviso ha causato allagamenti di scantinati, negozi, abitazioni; blackout elettrici; strade sommerse con persone intrappolate nelle auto. I vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di chiamate di soccorso.
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Questi sono solo una parte dei numerosi eventi meteo estremi di questo scorcio di stagione, ci sono anche da segnalare piogge monsoniche in Liguria, ad esempio, con accumuli prossimi ai 200 mm in un’ora. Siamo in una situazione meteo estrema, che probabilmente solo chi la vive ha compreso la sua gravità, ed i rischio correlati al meteo estremo. Il problema è che piove più forte rispetto al passato.
Credit
Organizzazioni Scientifiche Internazionali:
- IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) – Sixth Assessment Report 2021
- NASA Climate Change and Global Warming
- NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration)
- WMO (World Meteorological Organization)
Centri di Ricerca:
- ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts)
- NCAR (National Center for Atmospheric Research)
- Carbon Brief Climate Science Research
Pubblicazioni Scientifiche:
- IPCC Special Report on Managing the Risks of Extreme Events and Disasters
- Chapter 11: Weather and Climate Extreme Events in a Changing Climate
- PMC Research on Managing Extreme Weather Risks
FAQ
Perché le piogge intense sono sempre più frequenti in Italia?
Perché l’aumento delle temperature del Mediterraneo e dell’atmosfera aumenta la quantità di umidità disponibile, che si trasforma in precipitazioni violente.
Cosa sono le bombe d’acqua?
Sono fenomeni di pioggia estrema che scaricano enormi quantità d’acqua in pochissimo tempo, provocando allagamenti improvvisi.
Perché il Mediterraneo è così importante per il clima italiano?
Perché funge da enorme serbatoio di calore e umidità, capace di alimentare temporali violenti e sistemi ciclonici.
Cosa si intende per temporale autorigenerante?
È un temporale che si autoalimenta continuamente, scaricando precipitazioni eccezionali sulla stessa area per ore.
Quali sono le regioni italiane più colpite dai nubifragi?
Spesso le regioni del Centro-Nord, la Sardegna e zone costiere come la Toscana e il Friuli Venezia Giulia.
Quali rischi comportano gli eventi meteo estremi?
Frane, allagamenti lampo, blackout elettrici, danni a infrastrutture e interruzioni nei trasporti.
Cosa dice l’IPCC sul futuro delle precipitazioni?
Prevede piogge sempre più abbondanti e violente nei prossimi decenni, con un rischio crescente di disastri.
Che ruolo ha la Protezione Civile in questi casi?
Monitora la situazione meteo e emette allerte di rischio idrogeologico per avvisare i cittadini e i comuni.
Perché il contrasto tra masse d’aria diverse è pericoloso?
Perché può generare instabilità atmosferica e innescare supercelle temporalesche molto violente.
Ci sono soluzioni per ridurre i danni da nubifragi?
La prevenzione sul territorio, la manutenzione delle infrastrutture idriche e piani di emergenza locali sono fondamentali.
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