Questa rubrica è a cura di Flavio ——————————————————–
Analisi sinottica
Una vasta circolazione depressionaria è in azione sull’Atlantico, con minimo sulla Scozia. L’ondulazione associata si affaccia in queste ore sul Mediterraneo occidentale trovando a sua volta l’opposizione di un promontorio nordafricano in quota che dalla Libia si spinge verso le regioni meridionali italiane. La cellula atlantica staziona sul vicino Atlantico con massimi in quota a sud delle isole Azzorre (Fig.1).
L’ondulazione atlantica attraverserà velocemente l’Italia dirigendosi verso l’Egeo. Al suo seguito la pressione tornerà ad aumentare sul Mediterraneo occidentale per l’avanzata di un nuovo promontorio anticiclonico di matrice nordafricana. Quest’ultimo entrerà in fase con una vasta cellula anticiclonica che nel frattempo si sarà consolidata tra la Russia e l’Est europeo con conseguente formazione di una vasta configurazione di blocco che si contrapporrà all’avanzamento speculare di una ondulazione atlantica associata all’approfondimento di un nuovo vortice sulle isole britanniche.
Come da manuale del clima mediterraneo, a seguito della “rottura” stagionale agostana le condizioni del tempo volgono verso una nuova stabilizzazione sul Mediterraneo. I risvolti sull’Italia saranno decisamente gradevoli con l’affermarsi di condizioni di tempo soleggiato e piacevolmente mite. Dopo le piogge e il fresco dell’ultimo periodo, il ritorno del bel tempo sull’Italia avrà il sapore di una gradevolissima … “settembrata”
Consigli per il Rescue Team
Lo stupidario giornalistico di questo finale d’estate continua a regalare spunti di puro divertimento, con Milano che da “capitale climatica del Maghreb” è stata assurta nel giro di pochi giorni a simbolo della crisi climatica per il “troppo freddo” agostano.
Un vero cortocircuito mediatico in cui non si capisce se ci si debba preoccupare perché fa troppo caldo o se non sia il caso piuttosto di preoccuparsi perché a causa del troppo caldo fa troppo freddo.
Nell’incertezza sul da farsi, si può sempre continuare a ridere di gusto.
Previsioni per la settimana
Lunedì
Peggiora sul Nordovest con precipitazioni in graduale intensificazione, localmente intensi in tarda serata tra il basso Piemonte e il Levante ligure. Peggiora anche sul Triveneto con le prime precipitazioni in serata. Emilia-Romagna in ombra pluviometrica. Nubi in aumento sulla Toscana con rovesci e temporali dalla tarda serata sulla Versilia, localmente intensi. Parzialmente nuvoloso sul resto della Toscana e sul Lazio. Generalmente sereno o poco nuvoloso sulle restanti regioni.
Temperature in diminuzione nei valori massimi al Nord. Ventilazione moderata di scirocco.
Martedì migliora rapidamente sul Nordovest con ampie schiarite e fenomeni che si attarderanno in forma sparsa sul Nordest. Al mattino piogge e rovesci sulle regioni centrali tirreniche e cieli parzialmente nuvolosi sulle centrali adriatiche, in rapido miglioramento nel corso delle ore. Rovesci e temporali muoveranno al mattino dal basso Lazio in direzione della Campania, attenuandosi. Sulle restanti regioni meridionali generali condizioni di cielo poco nuvoloso.
Temperature in temporaneo aumento al Meridione. Entra il maestrale sui bacini occidentali, con rinforzi; resiste lo scirocco in Adriatico.
Da Mercoledì a Venerdì generali condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni, salvo addensamenti sulle zone alpine che tra giovedì e venerdì muoveranno dai settori occidentali a quelli orientali associati a qualche piovasco o temporale specie nelle ore più calde.
Temperature in diminuzione nella giornata di mercoledì, poi stazionarie o in leggero aumento nei valori massimi. Ventilazione ovunque di maestrale con rinforzi su Adriatico e Ionio in graduale attenuazione.
Sabato generalmente sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Domenica aumento della nuvolosità stratiforme sul Nordovest e sulla Toscana. Generalmente sereno sulle restanti regioni.
Temperature in aumento sulle isole maggiori, generalmente stazionarie altrove. Ancora qualche refolo di maestrale su Adriatico meridionale e Ionio, entra lo scirocco sui bacini più occidentali.