Negli ultimi giorni un’ondata di piogge considerate “eccezionali” ha colpito il Messico centrale e sud-orientale, provocando devastanti alluvioni e frane che secondo un bilancio ancora provvisorio avrebbero causato la morte di almeno 28 persone e decine di dispersi. I valori pluviometrici hanno toccato punte di 300/320mm in 24 ore con picchi orari fino a 90/100mm. Gli stati più colpiti sono Hidalgo, con 16 morti e oltre mille abitazioni danneggiate, Puebla, dove si contano 9 vittime e un gasdotto lesionato da una frana, e Veracruz, con 2 decessi e più di 5.000 case allagate, mentre in Querétaro un bambino ha perso la vita a causa di uno smottamento. Le piogge, legate a un sistema di bassa pressione semi stazionario sono arrivate su terreni già saturi d’acqua e hanno fatto esondare fiumi, distrutto infrastrutture e causato migliaia di blackout in numerose comunità.
Ospedali, scuole e strade risultano gravemente danneggiati. Una sessantina di strutture sanitarie e almeno 300 edifici scolastici solo nello stato di Hidalgo con migliaia di famiglie state costrette a evacuare le proprie abitazioni. Le autorità hanno mobilitato la Protezione Civile, l’esercito e la marina per i soccorsi, l’apertura di rifugi temporanei e il ripristino dei servizi essenziali, mentre continuano le ricerche dei dispersi nelle zone montuose di difficile accesso. Le aree rurali e più povere sono quelle che pagano il prezzo più alto, con case fragili e infrastrutture idriche insufficienti, aggravando l’impatto di un disastro che conferma la crescente vulnerabilità del Paese agli eventi meteorologici estremi. Qui di seguito qualche contributo dai social:
