
(TEMPOITALIA.IT) Il maltempo si allontana dal Sud, mentre al Nord continuano ad alternarsi nebbie e schiarite.
Nei prossimi giorni l’Italia vivrà una fase più stabile grazie all’alta pressione, con tempo in gran parte asciutto e temperature nella norma o leggermente sopra media di giorno. In un autunno finora poco piovoso soprattutto al Centro-Nord, questo stop alle piogge confermerà un quadro ancora “tranquillo”, ma non destinato a durare.
Che tempo farà nei prossimi giorni
La presenza dell’anticiclone favorirà cieli spesso sereni o poco nuvolosi. Val Padana e valli interne potranno svegliarsi con foschie e banchi di nebbia, specie all’alba, seguiti da parziali schiarite. Al Centro e al Sud il tempo resterà stabile, con nubi a tratti sui versanti tirrenici ma senza fenomeni rilevanti. I venti saranno deboli, i mari poco mossi.
Perché potrebbe cambiare tutto a fine mese
Dalla seconda metà di novembre i modelli iniziano a intravedere uno scenario più dinamico. A livello emisferico potrebbero attivarsi i cosiddetti scambi meridiani: la circolazione non più “piatta” da ovest verso est, ma impostata lungo i meridiani. In questo modo aria fredda di origine polare avrebbe strada più facile verso l’Europa centrale e il Mediterraneo.
La “Porta del Rodano” e il possibile ciclone sul Mediterraneo
Un afflusso freddo in ingresso dalla Porta del Rodano (tra sud-est della Francia e Nord-Ovest italiano) potrebbe innescare la ciclogenesi sul Mediterraneo.
Si tratta di una configurazione tipica dell’autunno, ma a novembre può diventare insidiosa: il contrasto tra l’aria fredda in arrivo e il mare ancora relativamente caldo fornisce energia aggiuntiva ai sistemi perturbati, con fenomeni localmente intensi.

Quali rischi in caso di ciclone isolato
- Piogge persistenti sulle stesse aree per più giorni, con accumuli elevati e possibili criticità idrogeologiche.
- Nubifragi e raffiche di vento sui versanti tirrenici e nelle zone montuose esposte.
- Neve in ritorno sulle Alpi e possibili quote in calo se l’aria fredda dovesse guadagnare terreno.
Dopo il 20–21 novembre: svolta stagionale?
Se la proiezione venisse confermata, tra 20 e 21 novembre potremmo assistere a una vera svolta: l’aria fredda dilagherebbe su molte regioni europee e sull’Italia, con temperature sotto media e primi brividi di stagione. In questo contesto aumenterebbe la probabilità di maltempo organizzato e di neve non solo in alta montagna. (TEMPOITALIA.IT)