Aggiornamento CRONACA ERUZIONE La Palma alle CANANARIE, la LAVA del Cumbre Vieja vicinissima al MARE, quasi 600 case distrutte. La situazione con foto e VIDEO

Aggiornamento CRONACA ERUZIONE La Palma alle CANANARIE, la LAVA del Cumbre Vieja vicinissima al MARE, quasi 600 case distrutte. La situazione con foto e VIDEO

Settembre 28, 2021 Off Di miometeo


UN VULCANO IMPREVEDIBILE: gli sciami sismici che ad intervalli tra il 2009 e il 2017 avevano interessato l’area non lasciavano presagire un evento di tale portata, soprattutto con così poco preavviso. L’eruzione è arrivata dunque inaspettata cogliendo tutti di sorpresa e non si sa quanto potrebbe durare con molte altre incognite. Non sono ben note le dimensioni della camera magmatica, non si conoscono quindi i potenziali volumi  di magma che potrà venire in superficie. Non c’è un’unica bocca, perché è un vulcano fissurale, le emissioni avvengono lungo una profonda frattura di diversi chilometri, non è quindi possibile sapere se, quando e dove si apriranno nuove bocche. Le immagini sono impressionanti:

LA SITUAZIONE – Attualmente le bocche più attive sono quattro l’ultima apertasi recentemente a quote più bassa a Tacande. Il fiume di lava a causa del progressivo raffreddamento ha assunto una forma a ventaglio rallentando verso il mare e allargandosi lateralmente. La porzione di terra coperta è sempre più ampia ed al momento gli edifici distrutti sono quasi 600 con più di 6000 evacuati. Nella giornata del 27 una pausa temporanea nel ritmo delle esplosioni e delle fontane di lava aveva fatto ben sperare ma dopo alcune ore l’eruzione è ripresa più forte con una nuova colata lavica che ha coperto quella precedente. Purtroppo la discontinuità è una caratteristica delle eruzioni di tipo stromboliano. Attualmente le esplosioni sono diminuite ed il vulcano è rientrato in una fase più effusiva con trabocchi lavici in grande quantità. Un vero e proprio mare di lava

LE PROSPETTIVE – Nessuno può affermare con certezza quanto durerà l’eruzione ma sembra ormai scontato che non si fermerà a breve, considerando le eruzioni storiche si potrebbe arrivare ad una durata fin anche di 2-3 mesi. La autorità stanno intanto monitorando la velocità della lava per capire se e quando potrà raggiungere il mare, ormai a poche centinaia di metri (meno di 300m). Di positivo c’è che a causa del raffreddamento della massa, il fronte lavico avanza con molta più lentezza rispetto al punto di emissione, pur con un’altezza elevata che in alcuni casi supera i 12 metri. Se questa massa incandescente dovesse finire in mare e al momento sembra che il problema sia più il quando che il se, la reazione immediata al contatto con l’acqua fredda genererebbe forti esplosioni con emissioni di gas tossici, primo fra cui l’acido cloridrico, altamente pericoloso per la salute. La frammentazione istantanea della lava formerebbe inoltre minuscole particelle di vetro vulcanico che se trasportate dal vento e inalate potrebbero essere dannose per la respirazione. 

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