Avviso meteo: tempesta autunnale su mezza Europa, conseguenze anche in Italia

INTENSA PERTURBAZIONE DI STAMPO AUTUNNALE ABBORDA L’EUROPA – Un ciclone extra tropicale atlantico ha raggiunto le Isole Britanniche dove in queste ore ha causato condizioni di maltempo talora severo. Si tratta a tutti gli effetti di una tempesta di chiaro stampo autunnale, con un minimo di pressione al suolo decisamente basso e prossimo ai 980 hPa. Rovesci intermittenti, temperature decisamente basse ma soprattutto venti a tratti molto forti hanno battuto così Irlanda, Inghilterra e Scozia con raffiche anche di oltre 80 km/h registrate sulla Cornovaglia. L’intensa perturbazione che si arriccia attorno al minimo di pressione raggiunge anche Francia, Germania, Olanda, Belgio e lambisce la Penisola Iberica, portando anche su questi settori pioggia, venti sostenuti (raffiche over 40-50km/h, ma fino a sfiorare i 70-80km/h in prossimità della Manica), contestualmente ad un deciso calo termico. Nel frattempo una seconda perturbazione si adagia sull’Europa orientale collegata ad una depressione fredda sulla Scandinavia. Da notare come questa estate, a differenza della scorsa, sia risultata spesso fresca sul Nord Europa ma a tratti anche sul comparto centrale: negli ultimi giorni le temperature massime su Isole Britanniche e gran parte della Scandinavia a stento hanno raggiungo i 18-20°C (ricordiamo che a luglio dello scorso anno Londra raggiunse i 40°C); massime in genere al di sotto dei 24-25°C anche su diverse aree di Francia, Olanda, Belgio, Germania, Danimarca e Polonia. 

PROSSIME 48 ORE LA TEMPESTA MUOVERA’ VERSO EST, CONSEGUENZE PER L’ITALIA – Il vortice ora tra Irlanda e Inghilterra si porterà nelle prossime ore verso il Mar del Nord, quindi Danimarca e infine risalirà il Baltico. I fronti ad esso associati interesseranno così gran parte dell’Europa centro-settentrionale con ulteriori rovesci ma soprattutto venti a tratti molto forti in particolare tra Francia, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Polonia e area Baltica, oltre che sulle Isole Britanniche (previste raffiche localmente superiori ai 70-80km/h). La coda della perturbazione raggiungerà inoltre l’Italia tra giovedì e venerdì, dando successivamente origine ad un vortice secondario proprio sul Nord Italia. Quest’ultimo sarà responsabile, oltre agli ennesimi temporali al Nord, anche di un primo significativo break temporalesco per il Centrosud tra venerdì e il primo weekend di agosto

TEMPERATURE SOTTO LA MEDIA SU GRAN PARTE DEL VECCHIO CONTINENTE – Il passaggio del ciclone sarà accompagnato da aria decisamente più fredda di diretta estrazione artica, che verrà convogliata fin sul cuore del Vecchio Continente raggiungendo, pur attenuata, anche Mediterraneo centrale e Italia. Su questi settori le temperature si porteranno così anche al di sotto delle medie del periodo per qualche giorno, in attesa di una nuova netta ripresa termica almeno sull’Europa centro-meridionale nella prossima settimana. Eloquente la proiezione delle anomalie di temperatura a 2 metri per i prossimi giorni del modello europeo ECMWF (in blu/azzurro le aree sotto la media).

E IL RISCALDAMENTO GLOBALE? L’evento previsto è collegato puramente alla variabilità meteorologica, che ricordiamo agisce su scale temporali di qualche giorno e che nulla ha a che fare con il clima, che si definisce su scale decennali. Anche in epoca di riscaldamento globale infatti possono verificarsi fasi in cui le temperature risultano sotto media su determinate aree, ma per qualche giorno e questo non ne definisce la climatologia: in questa circostanza sarà il turno di Europa e parte del Mediterraneo. Ad ogni modo le fasi e le zone termicamente sotto media risultano sempre più minoritarie rispetto a quelle sopra la media. Fa parte del gioco di scambio termico con la quale la Terra cerca di equilibrare la temperatura tra poli ed equatore: ad una ‘offensiva’ calda corrisponde sempre una risposta fredda, con scambi tanto più marcati quanto gli affondi sono in senso meridiano. Il problema attuale è che questi scambi meridiani partono da una base termica via via sempre più alta, a parità di configurazioni bariche del passato: in parole povere quando arriva il caldo è spesso sempre più caldo, mentre il freddo è sempre meno freddo, al netto di casi localizzati nel tempo e nello spazio che ci saranno sempre e che fanno parte appunto della variabilità meteorologica. 

Il discorso invece diventa molto più delicato quando si parla di precipitazioni, strettamente legate alle configurazioni bariche e quindi alla variabilità meteorologica: non vale infatti l’equazione semplicistica riscaldamento globale = siccità; in questo caso semmai bisogna analizzare a fondo come le variazioni climatiche influiscano sui pattern sinottici, ma ci vogliono periodi statisticamente rilevanti. Certamente un contesto climatico più caldo offre sul piatto maggiore energia a perturbazioni e sistemi temporaleschi una volta che questi prendono vita.

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