Cronaca diretta Canarie: il CUMBRE VIEJA fa più paura, l’eruzione diventa ESPLOSIVA, ipotesi di MEGA TSUNAMI in ATLANTICO

Cronaca diretta Canarie: il CUMBRE VIEJA fa più paura, l’eruzione diventa ESPLOSIVA, ipotesi di MEGA TSUNAMI in ATLANTICO

Settembre 25, 2021 Off Di miometeo


Dal giorno 19 settembre, momento in cui è iniziata l’eruzione, il Cumbre Vieja ha nettamente cambiato le sue caratteristiche passando da “tranquillo” a “pericoloso”. Il pericolo va inteso soprattutto per la Popolazione perché mentre con un’attività di tipo hawaiano quindi prevalentemente effusiva a rischiare sono solo le case, con un’attività di tipo stromboliano quindi esplosiva l’incertezza per la sicurezza degli abitanti diventa elevata nell’ipotesi che si possano generare dei flussi piroclastici sulle sue pendici. L’altezza della colonna eruttiva raggiunge adesso i 4500m di altezza.

Intanto sono quasi 400 le case inghiottite dalla lava con rarissime eccezioni come questa che gli abitanti hanno chiamato la casa del miracolo:

I flussi di lava attivi sono due, uno situato a nord alto fino a 12m ma che si è quasi fermato e uno più meridionale che viaggia con una velocità iniziale di 4/5km/h rallentando a valle dove raggiunge l’altezza di 10m. La colata ha una lunghezza totale di quasi 4km.

l’IPOTESI DI UN MEGA TSUNAMI: l’intensificazione dell’attività esplosiva del vulcano fa tornare alla ribalta un’ipotesi formulata dagli scienziati diversi anni fa, ovvero che a seguito dell’eruzione e dell’attività sismica il fianco occidentale della montagna possa collassare in oceano producendo un  gigantesco tsunami che viaggerebbe in Atlantico per migliaia di chilometri arrivando fino alle coste orientali del continente americano. Esistono evidenze scientifiche che negli ultimi milioni di anni è già accaduto almeno una dozzina di volte come testimoniato dagli abbondanti accumuli di frana sottomarini in corrispondenza delle isole dell’arcipelago. Ma quanto sarebbe grande questa frana? Secondo gli studi potrebbe avere una lunghezza di una diecina di chilometri ed una altrettanta larghezza. la stima del volume di frana è compresa tra 150 e 500km cubi. Materiale che una volta franato in mare alzerebbe una serie di onde di tsunami che viaggerebbero in tutte le direzioni ad una velocità di 700/800km/h con un’altezza iniziale di 300/500m. Entro poche ore sarebbe raggiunta la costa orientale americana con onde di altezza variabile da 20metri fino a 50metri, poco prima toccherebbe all’Africa settentrionale e l’Europa occidentale con onde alte fino a 7-8m in Francia e Inghilterra. Nel Mediterraneo probabilmente a causa dello Stretto di Gibilterra non riuscirebbero a propagarsi oltre il Mare di Alboran. Esistono anche diverse simulazioni:

Ipotesi simili sono state formulate anche per l’arcipelago delle Hawaii soprattutto per l’isola principale con il vulcano Mauna Loa ma ci teniamo a specificare che si tratta di ipotesi remote.

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