Cronaca meteo. 1n 12 ore dalle Baleari alla Toscana: venti a 159 km/h in Corsica

In appena dodici ore un sistema temporalesco a mesoscala (un MCS) si è formato davanti alle coste della Spagna, ha attraversato le Baleari e si è abbattuto con potenza sulla Corsica, per poi raggiungere la Liguria e la Toscana.

Tutto ha avuto origine sul Mediterraneo occidentale, dove l’aria molto calda e umida si è scontrata con correnti più fresche e instabili in quota. Da questa interazione è nato un vasto MCS che, alimentato dal mare ancora caldo, ha iniziato a muoversi verso est.

La fase più violenta si è registrata sulla Corsica nella tarda serata di giovedì. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 159 km/h a Île-Rousse, 138 km/h a Calvi e 140 km/h ad Ajaccio: il radar ha mostrato un bow echo, cioè una linea temporalesca incurvata in avanti, segno della presenza di downburst estesi e violenti. Proprio le correnti discendenti, colpendo il suolo, hanno generato raffiche distruttive su vasta scala. Per certi aspetti ricorda la tempesta dell’agosto 2022.

Dopo aver oltrepassato il Tirreno, il sistema ha colpito Liguria e Toscana per poi inoltrarsi verso la Valpadanda Il radar mostrava un’imponente linea temporalesca, accompagnata da precipitazioni intense, grandinate e una forte attività elettrica.

L’evento presenta molte caratteristiche di un derecho mediterraneo: ha percorso di centinaia di km, durata di diverse ore e raffiche violente su vasta aree. Non è raro che un derecho sia composto da più segmenti di bow echo che si rigenerano lungo la traiettoria

Il Mediterraneo, specie tra fine estate e inizio autunno, può trasformarsi in un vero serbatoio di energia. Le acque calde forniscono carburante alle nubi temporalesche, mentre i contrasti con l’aria più fresca generano fenomeni di forte maltempo. 

Episodi così rapidi e violenti non sono una novità assoluta, ma la loro frequenza crescente nel Mediterraneo sta attirando sempre più l’attenzione dei climatologi. Un mare che si riscalda oltre la media agisce come una vera “centrale energetica”: l’energia accumulata in estate può essere rilasciata in poche ore sotto forma di tempeste lampo. In un clima che cambia, non è tanto la singola tempesta a sorprendere, ma la ricorrenza con cui eventi estremi di questo tipo si affacciano spesso.

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