
Ieri, lunedì 8 dicembre, gran parte della Francia ha vissuto una giornata insolitamente mite, con temperature tipiche della primavera più che dell’inizio dell’inverno. In diverse zone del Sud le massime hanno toccato i 20°C come accaduto a Biarritz, sull’Atlantico, o a Cap d’Agde, sul Mediterraneo, ben oltre le medie stagionali, mentre nel resto del Paese il clima è rimasto comunque più caldo del normale.
All’origine di questa anomalia c’è un robusto campo di alta pressione di matrice subtropicale che ha portato aria molto mite sull’Europa occidentale, bloccando l’arrivo delle perturbazioni. Le temperature elevate, anche di 10°C superiori alle medie del periodo, rischiano ora di accelerare la fusione della neve nelle regioni montuose e hanno già ridotto la domanda di riscaldamento, con effetti sul mercato elettrico.
Il maltempo rimane confinato alle latitudini settentrionali europee, oltre il bordo superiore dell’anticiclone, oppure su quelle occidentali, come in Portogallo e Spagna occidentale. Proprio sull’estremo occidente europeo il maltempo è accompagnato da tempestosi venti meridionali che soffiano in Atlantico, oltre il bordo occidentale dell’anticiclone.
Una tale configurazione si conserverà anche nei prossimi giorni, con caldo anomalo su gran parte dell’Europa centro-meridionale, soprattutto in quota, al di sopra delle inversioni termiche, e maltempo e ventoso su quella settentrionale, specie sul Regno Unito.