Cronaca meteo. Hawaii, sono almeno 93 le vittime per gli incendi che hanno devastato l’isola di Maui
Agosto 14, 2023
AGGIORNAMENTO LUNEDI’ 14 AGOSTO. Non si arresta la crescita del bilancio delle vittime provocato dai devastanti incendi sull’isola di Maui, nelle Hawaii. Le persono che hanno pela vita sono almeno 93, anche se si teme che il bilancio definitivo sarà molto più pesante, visto che i dispersi sono un migliaio. Il governatore delle Hawaii, Josh Green, ha riferito che si sta intensificando il lavoro per portare i residenti sfollati di Lahaina in alloggi temporanei. ‘Alcuni andranno negli hotel oggi, poi altri domani e nei giorni successivi’.
Le case in affitto fungeranno anche da case temporanee, ha aggiunto il governatore in un aggiornamento video, specificando che ‘Airbnb offrirà centinaia di affitti a breve termine e a lungo termine, in modo da poter ospitare le persone per diversi mesi.
AGGIORNAMENTO DOMENICA 13 AGOSTO. Mentre i soccorritori lavorano tra le macerie provocate dai devastanti incendi che hanno messo in ginocchio l’isola di Maui, alle Hawaii, il bilancio delle vittime continua a salire e secondo gli ultimi dati i morti sono almeno 89, anche se il numero è destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi giorni. Si tratta del peggior incendio che abbia interessato gli Stati Uniti nell’ultimo secolo, tanto che il numero di vittime ha superato anche quello del 2018 nella California settentrionale che costò la vita a 85 persone. Nel 1918, dopo un periodo di estrema siccità, un devastante incendio denominato Cloquet Fire colpì il nord del Minnesota distruggendo migliaia di case e provocando centinaia di vittime.
Il governatore delle Hawaii, Josh Green ha reso noto che serviranno almeno 5,5 miliardi di dollari per ricostruire la storica città di Lahiana nell’isola di Maui, dilaniata dalle fiamme. Nel frattempo continuano a montare le polemiche sulla gestione dell’emergenza, visto che nessuna delle 80 sirene di allarme di Maui è entrata in azione. I funzionari della Contea di Maui si sono affidati a una serie di post sui social media, a volte confusi, che ha raggiunto un pubblico molto più ristretto, in uno stato che possiede un elaborato sistema di allarme di emergenza per una varietà di pericoli tra cui guerre, vulcani, uragani e incendi.