
Per la seconda volta nel mese di novembre gli Stati Uniti si trovano ad affrontare condizioni di gelo estremo e neve in netto anticipo sulla stagione invernale. La colata artica arrivata dal Canada ha raggiunto latitudini insolitamente meridionali per il periodo con temperature minime negative registrate fino al Texas e al Nuovo Messico. Le agenzie riferiscono di un impatto significativo in termini di gelo atipico per almeno 200 milioni di persone. Gli effetti più evidenti si stanno registrando nell’area dei Grandi Laghi, dove il fenomeno del lake-effect snow sta producendo nevicate rapide e molto abbondanti anche a carattere di bufera. Chicago è stata una delle città maggiormente colpite, con quasi 20cm di neve all’aeroporto O’Hare nella sola giornata di ieri, la nevicata quotidiana più intensa registrata nella metropoli da molti anni che ha provocato cancellazioni e ritardi in centinaia di voli e creato notevoli disagi per i trasporti dell’area metropolitana. Anche Buffalo non se la passa troppo bene con bufere di neve e gelo che hanno portato ad una temperatura minima di -19°C. Un avvio d’inverno particolarmente severo per molte comunità statunitensi che stanno affrontando condizioni tipicamente da pieno gennaio quando il calendario segna appena la fine di novembre.




