
IN CANADA PUNTE DI -41°C. La fine di gennaio su gran parte degli USA sarà da brivido. Sulle gelide terre canadesi è in gestazione una massiccia irruzione di aria fredda che comincia già a farsi sentire sugli stati di confine, come Dakota, Minnesota, Wisconsin e Michigan. Qui si registrano valori minimi fino a -27°C, anche se poco hanno a vedere con le temperature che si raggiungono negli stati canadesi, dove la colonnina arriva a toccare punte addirittura di -41°C.
ENTRO LUNEDI’ PICCHI DI -30°C NEL NORD DEGLI USA. Nel corso di domenica la massa di aria gelida punterà verso sud e raggiungerà stati meridionali come l’Oklahoma, dove le isoterme a 1500m di quota toccheranno i -10°C sulle aree settentrionali, così come sul Texas nordoccidentale. Il cuore del gelo è atteso però sulla zona dei Grandi Laghi, destinati inevitabilmente ad incrementare il loro volume di ghiaccio. Non si raggiungeranno le condizioni di gelo estremo che hanno caratterizzato il periodo pre-natalizio su molti stati americani, ma tra domenica e lunedì le temperature minime crolleranno fin verso i -30°C su North Dakota e Minnesota, tra -15 e -20°C su città come Milwaukee e Chicago, martedì anche a Detroit.
NEVE IN PIANURA SUL MIDWEST. L’aria fredda che irromperà dal Canada attiverà un fronte che domenica attraverserà gli stati centro-orientali degli USA generando nevicate fino in pianura su parte del Midwest, in particolare su stati come Iowa, Missouri, Illinois e Indiana, mentre rovesci e temporali anche di forte intensità interesseranno stati più meridionali come Tennessee, Mississippi, Alabama e Georgia.
PRIMO WEEKEND DI FEBBRAIO, NUOVA IRRUZIONE GELIDA. Il freddo rimarrà pungente fino a metà settimana sugli stati nordorientali, anche se in progressiva attenuazione. Ma verso il prossimo weekend una nuova irruzione gelida potrebbe coinvolgere il North East, intensa quanto la precedente e accompagnata anche da sostenute raffiche di vento e bufere di neve.