Il Deer Creek Fire, scoppiato giovedì a sud-est di Moab, nello Utah, ha già bruciato oltre 3500 ettari e distrutto almeno cinque edifici. L’incendio, ancora a contenimento zero, è alimentato da condizioni estreme: caldo intenso, clima molto secco e forti venti che ne agevolano l’espansione verso il confine con il Colorado.
Oltre 300 vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di contenimento, supportati da elicotteri, aerei e mezzi di terra, ma il terreno montuoso e il fumo denso complicano ogni intervento. Domenica, il governatore del Colorado Jared Polis ha dichiarato lo stato di disastro per cinque incendi attivi, incluso il Deer Creek Fire, che minaccia Paradox, nella Montrose County.
Gli altri roghi nel Colorado sono stati tutti causati da fulmini durante un singolo evento temporalesco. Il fumo ha già raggiunto ampie zone del Colorado, portando condizioni di foschia fino a Denver e influenzando la qualità dell’aria. Sebbene non si registrino vittime o feriti, l’origine del rogo nello Utah è ancora sotto indagine e la situazione resta altamente instabile.