
(TEMPOITALIA.IT) L’autunno 2025 sembra voler arrivare in Italia precocemente rispetto agli altri anni, infatti la variabilità atmosferica è ormai davanti a tutti e non si manifesta solo nelle regioni settentrionali, dove sarebbe più normale che questo accada in questa stagione, ma tende a sprofondare ancora una volta verso il Sud Italia oltre che nelle Isole Maggiori.
Allo stesso tempo, però, le temperature rimangono elevate, anche se in alcune aree, soprattutto al Nord Italia, ci sono dei valori che, a seguito di precipitazioni abbondanti, continuano a rimanere sotto la media da qualche giorno. Ma tutto sommato rientrano in quel range di valori che si possono registrare in questo periodo dell’anno a causa di condizioni meteo avverse, quindi di piogge, e se poi teniamo conto che queste sono state in alcuni casi estremamente intense, i valori che si stanno rilevando sono più che giustificati. È sufficiente, però, che spunti il sole per far schizzare verso l’alto i termometri.
Man mano che ci si sposta più a sud, cioè verso il Centro Italia, il Meridione, la Sardegna e la Sicilia, non si percepisce un vero e proprio sentore dell’autunno imminente se non per qualche episodio temporalesco sparso, che comunque è stato incisivo e che, rispetto ad altri anni, si è manifestato già in agosto, quando invece in passato prevalevano sole e bel tempo.
A cambiare la situazione quest’anno è stato in parte un uragano proveniente dalle zone tropicali, giunto verso le Isole Britanniche, particolarmente intenso, che ormai come bassa pressione extratropicale ha aperto la strada a perturbazioni piuttosto profonde dirette proprio verso le Isole Britanniche. Queste, però, tendono a portare instabilità atmosferica anche sulle regioni del Nord Italia e in parte verso la Toscana, molto meno invece nel Sud Italia, dove si fa sentire con forza l’aria calda africana, visto che le temperature continuano periodicamente a superare le medie di riferimento.
Nella giornata di giovedì 28 agosto, ad esempio, le stazioni meteo di Palermo hanno registrato valori massimi oscillanti tra i 40 e i 42 °C. Ma il caldo non si è limitato a Palermo, che rappresenta solo un riferimento emblematico: in Sardegna ci sono stati picchi di 39 °C e temperature molto elevate hanno interessato anche altre regioni, soprattutto del Centro-Sud Italia. E il caldo, infatti, persiste anche nella giornata di oggi, 29 agosto.
Osservando le linee di tendenza a lungo termine, emerge ancora una certa instabilità atmosferica che colpirà in modo piuttosto pesante le regioni settentrionali italiane durante la prossima settimana, quando ormai saremo a settembre. Si alterneranno però anche periodi di tempo variabile, mentre verso il Centro e il Sud Italia comincerà a farsi strada con maggiore rilevanza l’aria calda proveniente dall’Africa, che attualmente si è manifestata perché richiamata dalle basse pressioni giunte fino al Nord Italia e al Golfo Ligure, ma che nel corso della prima decade di settembre tenderanno a essere meno aggressive e meno efficaci per le regioni centrali.
Più che quanto stiamo vivendo ora, si faranno avanti nuove alte pressioni africane che andranno a interessare la Sardegna, l’Italia centrale, il Meridione e la Sicilia, generando quel caldo di settembre che possiamo definire una sorta di seconda estate. Ma attenzione, perché il caldo arriverà anche verso il Nord Italia, con le temperature che tenderanno a raggiungere i 30 °C non solo nelle solite zone soggette a valori estremi, ma anche più a nord-ovest.
La stagione dei contrasti termici quindi non è terminata, perché tutto questo calore emanato dall’Africa diventa complice dei fenomeni atmosferici estremi di cui siamo vittime.
Credit
Le informazioni contenute in questo articolo sono state elaborate consultando dati e analisi di autorevoli centri meteorologici e istituti di ricerca internazionali:
- NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration)
- ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts)
- WMO (World Meteorological Organization)
- National Hurricane Center
- NOAA Hurricane Research Division
- Copernicus Climate Change Service
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