
Giappone: parte l’hanami, la fioritura dei ciliegi. Stagione sempre più in anticipo
Marzo 27, 2025La fioritura dei ciliegi, o sakura, è uno degli eventi naturali più affascinanti e simbolici del Giappone. Questa celebrazione annuale non è soltanto uno spettacolo visivo mozzafiato, ma rappresenta anche un momento di riflessione culturale e sociale, radicato nella tradizione nipponica da secoli. Non va dimenticato, inoltre, l’aspetto economico: secondo le stime locali, la stagione dell’hanami (l’ammirazione dei ciliegi in fiore) avrà un impatto economico per il Giappone di ben 9 miliardi di dollari, il più alto nella storia del Paese, con un aumento del 22% circa rispetto allo scorso anno. Questo grazie soprattutto allo yen debole, che attrae molti più visitatori, già oltre 37 milioni nel 2024.
Ma perché questo evento è così importante? La festa della fioritura dei ciliegi affonda le sue radici nel periodo Nara (710-794), quando l’aristocrazia giapponese iniziò ad apprezzare la bellezza effimera dei fiori di ciliegio. Tuttavia, è nel periodo Heian (794-1185) che il hanami (letteralmente “osservare i fiori”) divenne una pratica consolidata, inizialmente riservata alla corte imperiale. Col tempo, questa tradizione si diffuse tra i samurai e, successivamente, tra la popolazione comune durante il periodo Edo (1603-1868).
Il sakura è profondamente radicato nello spirito giapponese. La sua fioritura breve e spettacolare simboleggia la fugacità della vita e l’ideale estetico del mono no aware, ovvero la malinconica consapevolezza della transitorietà delle cose. Questo concetto è ancora oggi un elemento fondamentale della cultura giapponese.
Il hanami, inoltre, è la tradizione più famosa legata ai ciliegi in fiore. Famiglie, amici e colleghi si riuniscono nei parchi, distendendosi su teli blu sotto gli alberi fioriti per consumare cibi e bevande, spesso accompagnati da sake o bento tradizionali. Tra i luoghi più iconici per il hanami vi sono il Parco di Ueno e il Fiume Meguro a Tokyo, il Castello di Himeji e il Parco Maruyama a Kyoto. Nel corso dei secoli, si sono sviluppate anche altre celebrazioni come il Sakura Matsuri, festival locali che includono sfilate, spettacoli di danza e illuminazioni notturne dei ciliegi (yozakura). Inoltre, la fioritura è strettamente legata al calendario culturale e turistico giapponese, con previsioni dettagliate della sakura zensen, la “linea di fioritura dei ciliegi”, che si sposta dal sud al nord del paese.
Quando inizia la fioritura?
Quest’anno la stagione della fioritura dei ciliegi (a Tokio) è iniziata lunedì 24 marzo, cinque giorni prima rispetto allo scorso anno. La varietà Somei-Yoshino, nota per i suoi fiori rosa pallido, funge da indicatore ufficiale per l’annuncio della fioritura da parte dell’agenzia meteorologica giapponese. I dati vengono raccolti da 58 alberi preselezionati in tutto il paese, e si designa un albero come fiorito quando sui suoi rami si sono aperti cinque o sei fiori. La piena fioritura viene dichiarata quando circa l’80% dei fiori dell’albero si è aperto. Si prevede che gli alberi di sakura saranno in piena fioritura a Tokyo sabato ( 3 giorni dopo il record del 2021 che fu addirittura il 26 marzo) e dureranno fino a metà aprile. Già domenica 23 marzo alcuni ciliegi avevano già iniziato la fioritura nelle città di Kochi e Kumamoto, segnando la fioritura più precoce nel Paese questa primavera.
Il cambiamento climatico e la variazione della fioritura – Negli ultimi decenni, la fioritura dei ciliegi ha subito un’anticipazione progressiva, dovuta al cambiamento climatico. Storicamente, i ciliegi giapponesi fiorivano tra fine marzo e inizio aprile, ma i dati scientifici dimostrano che negli ultimi anni il picco della fioritura si è spostato progressivamente verso metà marzo. Gli scienziati attribuiscono questa variazione all’aumento delle temperature globali, che influisce sul ciclo vegetativo degli alberi. Oltre alla perdita del riferimento temporale tradizionale per il hanami, questo cambiamento ha impatti sul turismo e sull’ecosistema locale, poiché molti insetti impollinatori e altre piante non riescono ad adattarsi alla nuova tempistica della fioritura.