I fenomeni meteo più strani raccontati dall’uomo, tra mito e spiegazioni scientifiche

(TEMPOITALIA.IT) Il cielo, quando vuole, sa stupire in modi che rasentano l’incredibile. Se i temporali, le grandinate o le nebbie fitte sono eventi ormai familiari, ci sono fenomeni meteo che sembrano usciti da racconti fantastici o visioni oniriche. Fulmini sferici, nebbie che brillano, piogge dai colori assurdi: si tratta davvero di realtà osservabili oppure sono suggestioni tramandate e gonfiate nel tempo?

 

Il fulmine globulare: la sfera di fuoco che attraversa il silenzio

È senza dubbio uno dei fenomeni più misteriosi mai descritti. Il fulmine globulare – o fulmine sferico – è un evento rarissimo che molte persone giurano di aver visto. Appare come una sfera luminosa, più o meno grande come un pallone da calcio, che si muove lentamente nell’aria, a volte sfiorando case, alberi o addirittura entrando da una finestra per poi svanire o esplodere in silenzio.

È reale? La comunità scientifica non ne nega l’esistenza, ma ammette che non è mai stato osservato in modo controllato. Non esiste ancora un modello fisico completamente condiviso che ne spieghi il comportamento, anche se si ipotizzano plasma atmosferico, campi magnetici intensi o reazioni chimiche in sospensione. Nonostante il mistero, centinaia di testimonianze raccolte in tutto il mondo – molte provenienti da aree rurali italiane – fanno pensare che sì, esiste davvero, anche se continua a sfuggire a ogni telecamera.

 

Nebbie luminose: quando la foschia brilla da sola

Immagina una nebbia fitta, che invece di smorzare la luce sembra irradiarla, quasi fosse un alone sospeso nel buio. In alcuni casi documentati, soprattutto vicino a laghi, paludi o campi aperti in estate, si è osservata una luminescenza tenue provenire direttamente dalla massa nebbiosa. Un bagliore bianco-azzurrognolo, silenzioso e surreale, che spesso è stato associato a leggende popolari, fuochi fatui o presenze sovrannaturali.

La spiegazione? Potrebbe trattarsi di un effetto legato alla bioluminescenza di alcuni batteri o microrganismi presenti nell’aria umida, oppure del riflesso diffuso di luci artificiali su particelle molto fini in sospensione. Non c’è una conferma unica, ma il fenomeno è stato documentato, anche se resta eccezionalmente raro e difficile da replicare.

 

Pioggia colorata: rosso, giallo, perfino nero

Che la pioggia possa essere diversa dal solito è noto a chiunque abbia vissuto una giornata di pioggia sabbiosa, quando il vento del deserto trasporta polveri del Sahara e le scarica su tetti e auto in gocce marroncine. Ma esistono casi ben più strani. Nella storia sono stati registrati rovesci di pioggia rossa, gialla, verde e persino nera. Alcuni di questi episodi sono stati documentati in India, Sri Lanka, Spagna e anche in Italia, in particolare nel Salento e in Sicilia orientale.

Spesso la causa è una combinazione di pioggia e particelle sospese, come pollini, sabbie, ceneri vulcaniche, residui industriali o alghe microscopiche trasportate in atmosfera. La pioggia rossa, per esempio, è stata associata alla presenza di microalghe ematocrome, mentre quella nera può derivare da cenere vulcanica o combustione industriale in zone lontane. A rendere queste piogge ancora più inquietanti è il loro impatto visivo: cadono come lacrime surreali, lasciano aloni, sporcano, e non sembrano mai pioggia “normale”.

 

Altri fenomeni strani ma reali

Ci sono poi eventi più documentati, ma non meno affascinanti. Le aurora boreali visibili a latitudini anomale, i miraggi superiori che fanno galleggiare le navi all’orizzonte, le piogge di pesci o rane in alcune regioni tropicali, trasportate da trombe marine e scaricate a chilometri di distanza. Tutti fenomeni registrati, raccontati, eppure ogni volta accolti con meraviglia e un pizzico di incredulità.

 

Realtà o illusione? L’atmosfera non smette mai di sorprendere

Molti di questi fenomeni sembrano irreali, ma la maggior parte ha una base scientifica precisa. Altri restano non del tutto spiegati, ma sono comunque documentati con coerenza da più fonti indipendenti. L’atmosfera non è solo una macchina termodinamica perfetta: è anche uno spettacolo, spesso bizzarro, sempre mutevole, profondamente umano nel modo in cui lo osserviamo, lo interpretiamo… e lo raccontiamo. (TEMPOITALIA.IT)

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