
Il 26 agosto si celebra la Giornata Mondiale del Cane
Agosto 25, 2023“I cani lavorano
altruisticamente ogni giorno per salvare vite umane, per farci
sentire al sicuro e portare conforto. Aiutano le persone con
disabilità, lavorano a fianco delle forze dell’ordine, rilevando
bombe ed estraendo vittime di tragedie dalle macerie“. Così
scrivono i curatori del National Dog Day (in tal caso la pagina
americana, dove è nata la celebrazione) per sensibilizzare le
persone sull’importante ruolo che i cani ricoprono tutti i giorni e
sulla necessità di una loro maggiore tutela.
Considerati
principalmente come animali da compagnia, i cani ci aiutano e ci
danno conforto in molti ambiti della nostra vita. In primis possono
avere un effetto positivo sugli stati depressivi delle persone, hanno
la capacità di stimolare gli anziani e renderli attivi, invogliarli
nel prendersi cura di qualcuno. Poi c’è l’impatto positivo sui
bambini, che sviluppano maggiore empatia vivendo e giocando con un
cane e in molti casi possono acquisire anche maggiore sicurezza nei
confronti del mondo esterno. Ma oltre che sul nostro benessere
psichico (e fisico) i cani ci sono di aiuto anche in alcune
professioni.
I cani da assistenza sono
cani preparati per aiutare le persone a superare i limiti
causati da una disabilitàe dalle barriere del loro
ambiente. Ad esempio ci sono cani addestrati ad assistere persone con disabilità uditive: avvisano il padrone di vari suoni
(suonerie, telefono, voci, allarmi, sveglie, ecc.) e lo portano nel
luogo da cui proviene il suono. Ci sono quelli che aiutano persone
con autismo: riducono i comportamenti distruttivi, stabilendo un
canale affettivo molto forte con i loro padroni, migliorandone anche
la comunicazione. Dall’altra parte ci sono le unità
cinofile, chiamate a intervenire a fianco delle forze armate o
di soccorritori. Possono ad esempio ricercare persone disperse su
terreni impervi: dall’intervento in valanga alla ricerca in
superficie, ogni anno decine di interventi sono risolti grazie
all’addestramento e alla preparazione di cani. Ma ci sono anche le
unità cinofile antidroga, quelle anticontrabbando e antiterrorismo e
quelle per la ricerca di valuta (cash-dog). Si tratta di cani
ai quali viene insegnato a cercare sostanze, che possono essere
stupefacenti, banconote, tracce di sangue o anche resti umani.
Tornando alla loro
maggiore diffusione come animali da compagnia, dal rapporto Eurispes
2022 risulta che la pandemia ha inciso sulla propensione degli
italiani all’adozione. Il 37,7% degli italiani dai 18 anni in su
dichiara infatti di avere un animale in famiglia: principalmente
cani, gatti e pesci, ma anche uccelli e piccoli rettili. I cani, in
particolare, sono quasi 9 milioni nel nostro paese. O almeno quelli
registrati all’anagrafe. Sono presenti infatti un elevato numero
di “animali fantasma” che vagano sul territorio senza che
nessuno ne tenga traccia.
Secondo il rapporto “Animali in
città” di Legambiente mancano all’appello dell’anagrafe
canina almeno due milioni di cani, di cui 1,5 milioni
localizzati in cinque regioni dal Lazio in giù. “Milioni di cani
vengono uccisi o abbandonati ogni anno perché non desiderati” –
afferma Colleen Paige – “Sono indesiderati perché nessuno ha
capito come prendersi cura adeguatamente delle loro esigenze. Sono
indesiderati perché sono stati acquistati come regalo di Natale per
qualcuno che non ha mantenuto la promessa di prendersene cura.
Indesiderati perché perdono troppo pelo o perché abbaiano troppo.
Indesiderati perché qualcuno ha cambiato idea.” Il tema del non
essere più desiderati, e di conseguenza dell’abbandono, è un
problema molto presente nella nostra penisola. Nel 2022, dai dati
forniti dalle Amministrazioni comunali, emerge che sono stati
abbandonati 71.000 animali: un aumento di quasi il 43% rispetto al
2020, anno in cui la pandemia e le condizioni nate con lo smart
working avevano fatto propendere le persone ad accogliere un animale
in famiglia. Per questo bisogna ricordare che prendersi cura di un
animale non è un obbligo, ma una scelta che dev’essere ponderata
responsabilmente e consapevolmente e che non può essere dettata
da una estemporanea, e a volte momentanea, spinta emozionale.
L’abbandono di un cane non solo è un reato punito con l’arresto
fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, ma è anche un
crimine etico, che non può essere giustificato.