La fame nascosta: un nuovo fattore nella resistenza agli antibiotici
Gennaio 21, 2024Sfida alla visione tradizionale: ricercatori scoprono nuovi fattori nella resistenza agli antibiotici
Un team di scienziati dell’Università della Columbia Britannica ha recentemente messo in luce un legame tra la mancanza di micronutrienti durante l’infanzia e le alterazioni nel microbioma intestinale, che potrebbero contribuire all’incremento della resistenza agli antibiotici a livello mondiale. La ricerca ha dimostrato che la carenza di elementi nutritivi fondamentali come la vitamina A, la B12, l’acido folico, il ferro e lo zinco può portare a un aumento di patogeni opportunistici e di geni associati alla resistenza agli antibiotici nell’intestino. Questa scoperta mette in discussione la convinzione comune che la resistenza agli antibiotici sia causata principalmente dall’uso eccessivo di questi farmaci, evidenziando invece il ruolo della “fame nascosta” in questa problematica sanitaria globale. Lo studio sottolinea l’importanza di soluzioni integrate per combattere la malnutrizione e le sue ripercussioni sulla resistenza agli antibiotici.
Deficit di micronutrienti e composizione del microbioma intestinale
La ricerca si è focalizzata sull’analisi dell’impatto di livelli inadeguati di micronutrienti essenziali, tra cui la vitamina A, la B12, l’acido folico, il ferro e lo zinco, sulla complessa comunità di batteri, virus, funghi e altri microorganismi che risiedono nel tratto digestivo. Si è scoperto che queste carenze causano cambiamenti significativi nel microbioma intestinale dei topi, in particolare un preoccupante aumento di batteri e funghi noti per essere patogeni opportunistici.
geni di resistenza agli antibiotici e carenze nutrizionali
Inoltre, è emerso che i topi con carenze di micronutrienti presentavano un maggiore arricchimento di geni collegati alla resistenza agli antibiotici. ”La carenza di micronutrienti è stata un fattore trascurato nel dibattito sulla resistenza globale agli antibiotici”, ha dichiarato la dottoressa Paula Littlejohn, ricercatrice post-dottorato presso il dipartimento di genetica medica e pediatria dell’UBC e l’Istituto di Ricerca dell’Ospedale Pediatrico della Columbia Britannica. “Questa è una scoperta significativa, poiché suggerisce che le carenze nutrizionali possono rendere l’ambiente intestinale più favorevole allo sviluppo della resistenza agli antibiotici, che è una preoccupazione sanitaria globale di grande rilievo.” I batteri possiedono naturalmente questi geni come meccanismo di difesa. Alcune circostanze, come la pressione degli antibiotici o lo stress nutrizionale, causano un aumento di questi meccanismi. Questo rappresenta una minaccia che potrebbe rendere molti antibiotici potenti inefficaci e portare a un futuro in cui le infezioni comuni potrebbero diventare letali.
La “fame nascosta” e le sue implicazioni
La resistenza agli antibiotici è spesso attribuita all’uso eccessivo e improprio degli antibiotici, ma il lavoro della dottoressa Littlejohn e dei suoi colleghi dell’UBC suggerisce che la “fame nascosta” delle carenze di micronutrienti è un altro fattore importante. ”A livello globale, circa 340 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di carenze multiple di micronutrienti, che non solo influenzano la loro crescita ma alterano anche significativamente i loro microbiomi intestinali”, ha detto la dottoressa Littlejohn. “I nostri risultati sono particolarmente preoccupanti poiché questi bambini spesso ricevono prescrizioni di antibiotici per malattie legate alla malnutrizione. Ironia della sorte, il loro microbioma intestinale potrebbe essere predisposto alla resistenza agli antibiotici a causa delle carenze di micronutrienti sottostanti.”
Lo studio offre intuizioni fondamentali sulle conseguenze a lungo termine delle carenze di micronutrienti nei primi anni di vita. Sottolinea la necessità di strategie complete per affrontare la malnutrizione e i suoi effetti a catena sulla salute. Affrontare le carenze di micronutrienti non è solo una questione di superare la malnutrizione, ma potrebbe anche essere un passo cruciale nella lotta contro il flagello globale della resistenza agli antibiotici.
Lo studio è stato finanziato dagli Istituti Canadesi di Ricerca Sanitaria.
La fame nascosta: un nuovo fattore nella resistenza agli antibiotici