Le Previsioni di CM – 10/16 Luglio 2023

Luglio 9, 2023 Off Di miometeo

Questa rubrica è a cura di Flavio

——————————————————–

Analisi sinottica

Un vasto promontorio anticiclonico subtropicale si spinge verso il Mediterraneo centro-occidentale, con associati valori da fondo scala nel campo di massa. Un vortice staziona in Atlantico, con minimi di pressione ad ovest dell’Irlanda. Persiste (seppur indebolita) la cellula anticiclonica sulla Scandinavia, in fase con la citata cellula subtropicale. Aria più fresca e instabile muove dall’Artico russo in direzione della Russia europea, dei Balcani e della regione del Mar Nero (Fig.1).

Poche variazioni dal punto di vista sinottico sul Mediterraneo nel corso della settimana: la depressione britannica entrerà temporaneamente in fase con il centro depressionario russo, con la conseguente formazione di una fascia depressionaria alle alte latitudini, cui farà da contraltare la persistenza di condizioni anticicloniche a latitudini inferiori. La direttrice sud-occidentale delle correnti in quota continuerà a favorire l’avvezione di aria molto calda in quota dal Nordafrica in direzione del Mediterraneo per tutta la settimana, con l’unica eccezione costituita dal veloce passaggio di aria umida e instabile sul Nord Italia nella giornata di Giovedì.

Come anticipato la settimana scorsa, la configurazione sinottica si è riorganizzata in una modalità tipicamente estiva, con il rafforzamento del campo in quota sul Mediterraneo e la crescente prevalenza di condizioni depressionarie alle alte latitudini europee. Non si vedono al momento segnali di cambiamento neanche sul lungo termine, tanto più che siamo in presenza di una configurazione sinottica che tipicamente tende a persistere anche per periodi lunghi.

Notevoli punte di caldo saranno raggiunte in particolare sulla Sardegna e sui versanti adriatici e ionici delle regioni meridionali. In prospettiva una seconda ondata di caldo, ancora più intensa, potrebbe interessare la Penisola a partire dal fine settimana con temperature massime che nella prossima settimana potrebbero raggiungere valori davvero ragguardevoli.

Consigli per il Rescue Team

C’era da aspettarselo: il Rescue Team si è scatenato a reti unificate su tutti i media nostrani snocciolando statistiche spietate, interviste a professoroni e vecchi personaggi che appartengono al folclore clima-terrorista nazionale di cui nessuno avvertiva la mancanza. Il problema è che l’estate è stata particolarmente clemente fino a ieri, e quindi il circo barnum del climaterrorismo era letteralmente in crisi…d’astinenza.

A dominare la narrativa è stata la notiziona data a reti unificate in stile meteo-pravda del “record assoluto di temperatura terrestre”: la più alta “da 125,000 anni a questa parte”. Notizia propinata dalle solite agenzie d’oltreoceano ai volenterosi (tele)giornaloni nazionali con la stessa disinvoltura con cui si riempie il truogolo in cui si tufferanno, golosi, i maiali.

Eppure di “caveat” ce ne sarebbero da mettere, tant’è che il Wall Street Journal lo mette persino nero su bianco: “Il giorno più caldo di sempre? Non credeteci”. Il motivo è semplice: la temperatura globale viene letteralmente “estrapolata” sulla base di … modelli di calcolo. Parliamo quindi di fuffa fritta, ovvero della pretesa ridicola di voler determinare la temperatura terrestre servendosi degli stessi modelli scassati che non si sono rivelati in grado di prevedere nulla negli ultimi decenni. Per non dire del fatto che questo spericolato esercizio statistico viene esteso nella sua applicabilità ad un periodo di 125,000 anni, esercizio che si commenta da sé nella sua ridicolaggine.

In realtà l’argomento meriterebbe una discussione più dignitosa dal punto di vista, diciamo… scientifico. Per esempio, varrebbe la pena ricordare che alcuni anni fa uno studio criticatissimo (Karl et al., 2015 – ne avevamo parlato in più occasioni) rivide il dataset delle temperature degli oceani, con il solito risultato (sorpresona!) di raffreddare i dati del passato e riscaldare quelli recenti, impennando la curva del riscaldamento globale in modo ancora più esasperato.

Considerato che andiamo verso il primo episodio importante di Nino dall’introduzione di quel “nuovo set” di dati oceanici, è quindi lecito aspettarsi che le temperature terrestri registreranno effettivamente “nuovi record”. Si tratta di record di caldo effettivi? O piuttosto del risultato di quelle volenterose manipolazioni di data-set del passato fatte a babbo morto?

Ai posteri l’ardua sentenza, nella consapevolezza (di pochissimi) che giacché non esiste uno straccio di prova che l’aumento delle temperature terrestri si associ ad un apprezzabile incremento dei “fenomeni estremi”, la discussione sulle temperature terrestri dovrebbe rimanere esclusivamente nell’ambito della curiosità scientifica.

Così non è, perché la “curiosità scientifica” non muove trilioni di dollari e non distrugge l’economia manifatturiera europea come fa invece il climaterrorismo che sottende alla miracolosa “transizione”. Laddove la “transizione” è quella dell’Europa ad una economia da Terzo Mondo, e soprattutto quella della classe media nostrana ad uno stato irrimediabile di povertà.

Previsioni per la settimana

Lunedì prevalenza di tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni. Qualche debole temporale sparso sulla regione alpina nelle ore più calde.

Temperature in lieve aumento al Centro-Nord, con massime attorno ai 36-37 gradi nelle zone interne del Centro-Nord e isole maggiori. Ventilazione in prevalenza debole con qualche rinforzo di maestrale sul basso Adriatico

Martedì persistono condizioni di tempo soleggiato su tutta l’Italia con l’unica eccezione della regione alpina dove si accentuerà l’instabilità sui versanti centro-occidentali con temporali specie nelle ore serali che localmente potranno assumere intensità moderata.

Temperature stazionarie. Ventilazione che tenderà a disporsi da scirocco sui bacini di ponente e sull’Adriatico centro-settentrionale.

Mercoledì ancora instabilità sulla regione alpina, con temporali sparsi nelle ore pomeridiane e serali. Altrove sereno o poco nuvoloso.

Temperature in aumento al Centro e al Sud, con punte prossime ai 40 gradi sulla Sardegna e sulla Puglia. Ventilazione sciroccale su tutto il Paese.

Giovedì nuvolosità in aumento al Nord con temporali che muoveranno dalle Alpi alla Val Padana, in intensificazione ulteriore nelle ore serali quando potranno assumere localmente carattere di forte intensità. Parzialmente nuvoloso o sereno sul resto del Paese.

Temperature in diminuzione al Nord, stazionarie o in ulteriore lieve aumento al Sud, con punte attorno ai 40 gradi su Sardegna e Puglia. Persiste e si intensifica lo scirocco su tutti i bacini centro-meridionali.

Venerdì migliora al Nord dopo gli ultimi rovesci del mattino, con ampie schiarite al passare delle ore. Sereno o poco nuvoloso sul resto del Paese.

Temperature in lieve diminuzione al Centro-Nord, stazionarie al Centro-Sud con punte attorno ai 40 gradi su Puglia e versanti ionici lucani e calabresi. Scirocco debole sui bacini di ponente, maestrale sull’Adriatico.

Sabato e Domenica generalmente sereno su tutte le regioni.

Temperature nuovamente in aumento a partire dalla Sardegna, con valori di temperatura che supereranno diffusamente i 40 gradi sull’Isola, valori temporaneamente in diminuzione sul basso Adriatico per ventilazione di tramontana. Persiste lo scirocco sui bacini di ponente, resiste qualche refolo di maestrale su basso Adriatico e Ionio, in attenuazione.

————————————

La foto in copertina è tratta da Pisa Today

Facebooktwitterlinkedinmail