Meteo, attacco all’Estate: sarà più di un break, sarà la FINE

(TEMPOITALIA.IT) La fase più calda dell’Estate 2025 mostra segnali di cedimento: l’anticiclone africano perde compattezza, l’instabilità cresce e l’Atlantico prepara un primo attacco dal 20 agosto e un second ancora più incisivo attorno al 25 agosto. Gli ultimi giorni del mese potrebbero segnare la transizione verso condizioni più fresche e perturbate, con possibili fenomeni intensi soprattutto al Nord Italia.

 

Una stabilità anticiclonica in diminuzione
Le recenti giornate caratterizzate da temporali pomeridiani indicano che l’aria subtropicale non è più dominante. Una lacuna barica si approfondisce sul Basso Mediterraneo, coinvolgendo anche il Sud Italia. L’area di massima pressione si sposta fra Penisola Iberica e Francia, mentre sull’Italia aumentano i contrasti tra masse d’aria differenti.

 

Evoluzione sino al weekend
Fino al fine settimana la struttura anticiclonica rimarrà resistente in quota, mantenendo temperature elevate e condizioni afose su molte regioni; tuttavia, la circolazione ciclonica fra Sud Italia e Grecia si rafforzerà grazie a correnti più fresche che scendono dall’Europa Nord-Orientale. Questo favorirà nuovi rovesci e temporali pomeridiani, più probabili nelle zone interne e montuose.

 

Prima perturbazione dal il 20 agosto
L’inizio della terza decade del mese segnerà un primo importante cambiamento: una perturbazione atlantica riuscirà a rompere l’egemonia dell’anticiclone e a portare le prime piogge più organizzate prima al Nord, poi, più irregolari a carattere temporalesco, anche al Centro. Il settore meridionale vivrà ancora qualche giorno di caldo intenso, ma con segnali di cedimento progressivo soprattutto sulle aree interne.

 

Seconda perturbazione il 25 agosto
Nel periodo compreso fra 25 e 30 agosto una saccatura nord-atlantica potrebbe affondare fin sul Mediterraneo centrale, trasportando aria molto più fresca. Il brusco contrasto con il calore accumulato in precedenza potrà generare fenomeni di forte intensità e segnare la fine della lunga fase stabile. Dopo questo passaggio l’Estate 2025 difficilmente ritroverà l’assetto originario.

 

Credit: per la redazione dell’articolo abbiamo analizzato i dati di ECMWF e GFS. (TEMPOITALIA.IT)

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