
(TEMPOITALIA.IT) Negli ultimi giorni l’attenzione si è concentrata sull’arrivo di un’irruzione fredda e sul peggioramento atteso nel fine settimana. Fino a poche ore fa i principali modelli matematici europei sembravano favorire un ritorno del caldo anomalo, ma gli aggiornamenti più recenti hanno ridimensionato questa ipotesi, lasciando aperta la porta a scenari molto diversi.
Le proiezioni americane, che inizialmente mettevano in evidenza ulteriori disturbi in grado di frenare l’anticiclone, adesso si spingono con decisione verso una fase più stabile e mite, quella che viene comunemente chiamata Ottobrata. Si crea così un contrasto evidente tra le due principali fonti di previsione, con ribaltamenti di scenario che cambiano da un giorno all’altro e rendono complicato tracciare una linea certa.
In realtà, l’Ottobrata non è mai stata una garanzia. Chi segue quotidianamente gli aggiornamenti meteorologici ha già percepito le incertezze e i dubbi che accompagnano queste proiezioni. È vero che la statistica autunnale contempla frequenti pause anticicloniche e temperature sopra la media, ma senza un accordo modellistico definitivo non si può parlare di un ritorno sicuro al caldo.
L’elemento decisivo sarà l’attività depressionaria nord atlantica. La posizione e l’intensità delle perturbazioni oceaniche potrebbero infatti condizionare pesantemente la possibile rimonta dell’Alta Pressione. Basti pensare che lo stesso peggioramento del weekend, oggi dato per certo, inizialmente era stato visto come più debole e circoscritto; ora, invece, le simulazioni indicano un impatto più marcato e diffuso, con effetti a catena anche sulla prossima settimana.
Se l’Ottobrata dovesse verificarsi, sarebbe comunque posticipata e, secondo gli ultimissimi aggiornamenti europei, meno intensa sotto il profilo termico. Le temperature resterebbero comunque superiori alle medie stagionali, ma senza gli eccessi prospettati in precedenza.
Per capire quale sarà l’evoluzione, serviranno ancora alcuni giorni. Sarà decisivo osservare il comportamento delle depressioni atlantiche e i movimenti conseguenti dell’Alta Pressione, fattori che determineranno in che misura le nostre regioni potranno essere interessate da una fase mite oppure restare sotto l’influenza delle perturbazioni.
Credit – Le analisi e le previsioni sono basate sulle informazioni provenienti dai principali global models, come ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e GFS (Global Forecast System). (TEMPOITALIA.IT)