
(TEMPOITALIA.IT) Sembra che ci stiamo avvicinando a un cambio meteorologico di una certa importanza nei prossimi giorni. Va però precisato che siamo ancora a parecchie giornate di distanza e i modelli previsionali stanno solo iniziando a mostrare una certa convergenza. Secondo le ultime elaborazioni, attorno a una settimana – o forse un po’ prima – una parte dell’attuale e possente anticiclone africano che domina l’Italia potrebbe finalmente cedere, ma non tutte le regioni ne trarranno beneficio subito.
In questa fase le proiezioni divergono: ogni modello meteorologico propone scenari differenti. Attualmente una vasta cupola anticiclonica – il cosiddetto heat dome – si estende dalla Penisola Iberica fino all’Anatolia in Turchia. All’interno di questa massa d’aria calda si è insinuata improvvisamente una goccia fredda in quota, che ha raggiunto l’Italia. Il suo arrivo è stato anticipato dalla bora, che ha soffiato sulle regioni nord-orientali spostando masse d’aria; ora il vento si è indebolito, ma continua a portare temperature elevate, soprattutto in Liguria, dove la calura resta soffocante.
La situazione in Liguria, e in particolare a Genova, è eccezionale: valori termici così alti sono rari e questa fase torrida è destinata a protrarsi ancora. Secondo i dati, sabato 16 agosto segnerà picchi molto alti, con condizioni ancora roventi anche nella prima parte di domenica, quando le correnti si orienteranno da sud e il caldo si attenuerà leggermente. Tuttavia le massime resteranno elevate, le minime insolitamente alte e l’umidità tornerà a salire, generando una sensazione di afa intensa.
L’attuale alta pressione, disturbata dalla goccia fredda, produrrà fino a Ferragosto temporali sparsi nelle ore pomeridiane, che si esauriranno gradualmente entro domenica. Non mancheranno fenomeni anche sulle regioni settentrionali, tanto che sono state diramate allerte meteo per possibili episodi improvvisi e violenti, con rischio di allagamenti, grandinate e raffiche di vento. La Protezione Civile ha attivato avvisi per la popolazione, particolarmente esposta in questo periodo di vacanze e attività all’aperto.
Il cambiamento più significativo, però, è atteso da lunedì 18 agosto, quando le temperature in Italia scenderanno sensibilmente, riportandosi su valori in linea con le medie stagionali. Non farà freddo, ma la differenza sarà percepibile. Già martedì 19 agosto saremo alla vigilia di una nuova perturbazione in arrivo dalla Francia, che – se confermata – interesserà le regioni settentrionali il 20 agosto con temporali localmente forti. I contrasti termici potrebbero favorire fenomeni intensi anche su Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
Possibilità anche di grandine in questa fase, visto che soprattutto il Nord Italia, Toscana, ma anche Lazio, Umbria e Marche, precederanno questo cambiamento del tempo dopo un periodo molto caldo. In queste circostanze abbiamo osservato in passato anche grandine con danni alle coste, ovvero grandine di grosse dimensioni.
Il passaggio perturbato sarà veloce, ma potrebbe svilupparsi un minimo di bassa pressione, ipotesi prevista sia dal modello americano che da quello europeo. Dopo questa fase, attorno al 24-25 agosto, l’alta pressione africana potrebbe tornare a espandersi verso la Penisola Iberica e, in parte, verso l’Italia. Al momento, però, i modelli non vedono un’ondata di calore intensa come quella in corso: possibili comunque fiammate di caldo sulle regioni meridionali, in Sardegna, Sicilia e Centro Italia, anche fino a fine mese.
Le perturbazioni atlantiche resteranno confinate molto a nord, tra la Francia centro-settentrionale e le aree più vicine all’Europa del Nord. Di conseguenza, agosto 2025 potrebbe chiudersi con valori nella norma al Nord, mentre il Centro-Sud potrebbe sperimentare ancora caldo intenso e umidità elevata, complice la temperatura del mare che in vaste zone raggiungerà o supererà i 30 °C. L’Italia, con la sua conformazione peninsulare, sentirà pienamente questo effetto tropicale.
Sul lungo termine, le proiezioni diventano sempre più incerte: il modello americano vede possibilità di perturbazioni a fine mese, soprattutto sul Nord Italia, mentre quello europeo (ECMWF) appare meno propenso, mantenendo scenari più stabili e caldi. Probabilmente la realtà sarà una via di mezzo: fine agosto ancora con caldo estivo, direi anche con temperature sopra la media su molte regioni, con possibili episodi di instabilità difficili da individuare a due settimane di distanza.
Credit: l’articolo è stato redatto su analisi scientifica principalmente dei dati di ECMWF e Global Forecast System del NOAA. (TEMPOITALIA.IT)
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