
(TEMPOITALIA.IT) Ci apprestiamo a vivere fasi meteo davvero anomale. Dopo un periodo di temperature in linea con le medie stagionali, ecco che ritorna di colpo il caldo, soprattutto nelle aree meridionali della Penisola. Si tratterà di un nuovo episodio di ottobrata, ma stavolta sarà piuttosto forte per le regioni meridionali.
Le cause
Il responsabile sarà ancora una volta il promontorio anticiclonico africano, una figura meteorologica che ormai non è più un’eccezione, ma una presenza sempre più frequente nei nostri autunni. Anche se, a onor del vero, quest’anno si è visto molto poco nelle ultime settimane.
Spinto verso nord da una vasta perturbazione di origine atlantica diretta verso l’Europa centro-occidentale, questo anticiclone riuscirà a conquistare parte del Mar Mediterraneo, innalzando rapidamente le temperature.
Caldo improvviso
Le previsioni per l’ultima settimana del mese parlano chiaro: l’Italia meridionale sarà investita da correnti calde di scirocco e di libeccio, provenienti direttamente dal deserto del Sahara. Queste masse d’aria, cariche di sabbia e umidità, faranno impennare i termometri, trasformando la seconda metà di ottobre in una sorta di prolungamento dell’estate. Ma soprattutto al Meridione. Questo perché il Settentrione rimarrà molto ai margini. Anche se ovviamente non farà freddo, nonostante le precipitazioni diffuse.
Ondata di caldo al Sud
Raggiungerà il suo apice tra il 24 e il 27 ottobre. Le mappe termiche mostrano valori decisamente fuori stagione: su Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Molise le temperature massime supereranno facilmente i 27-29 gradi, con punte che localmente potrebbero toccare i 30-31 tra Calabria e Sicilia! Alla faccia di ottobre…
Sulle coste tirreniche e ioniche, inoltre, l’effetto combinato dei venti meridionali e delle correnti africane potrebbe accentuare la sensazione di caldo, rendendo l’aria leggermente opprimente. Si tratta di un fenomeno che, pur essendo temporaneo, sarà molto evidente e potrebbe sorprendere anche chi vive abitualmente in zone calde del Sud.
La durata però è breve
Questo scenario, come detto, non durerà a lungo. La vasta area di bassa pressione che nel frattempo si sarà stabilita sull’Europa centrale inizierà infatti a spingersi lentamente verso l’Italia, portando con sé un deciso abbassamento delle temperature e un ritorno del maltempo.
Nel corso degli ultimi giorni del mese, il contrasto tra l’aria calda preesistente e quella fredda in arrivo da Nord Europa sarà particolarmente marcato. Questo scontro produrrà un netto crollo termico, accompagnato da piogge diffuse, temporali intensi e raffiche di vento che soffieranno con forza da ovest e da nord-ovest. E sembrerà quasi inverno!
Che freddo!
Il cambio di scenario sarà percepibile in maniera più evidente nelle regioni centrali e settentrionali, dove la discesa di aria più fredda potrebbe determinare le prime nevicate tardo-autunnali. Le zone maggiormente interessate saranno l’Appennino centro-settentrionale e il Nord-Est, dove la quota neve potrà scendere anche al di sotto dei 900-1000 metri. Non possiamo parlare di freddo invernale a tutti gli effetti. Ma intanto di crollo termico sì.
Sulle pianure del Nord, invece, le precipitazioni saranno ovviamente piovose, ma potranno risultare abbondanti soprattutto sul Piemonte, sulla Lombardia e sul Veneto, regioni che riceveranno la parte più attiva del fronte perturbato.
Con l’arrivo dell’aria più fredda, le temperature torneranno su valori più consoni alla stagione autunnale. Al Nord e al Centro si scenderà facilmente sotto i 15 gradi anche in pieno giorno, mentre al Sud, nonostante un calo evidente, i valori si manterranno comunque miti, compresi tra i 18 e i 22.
Credit
L’articolo è stato redatto analizzando i dati dei modelli meteo ECMWF e Global Forecast System del NOAA, ICON, AROME, ARPEGE (TEMPOITALIA.IT)
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