
L’Europa si appresta a vivere un Natale a due velocità dal punto di vista meteorologico. Mentre Francia, Spagna e Regno Unito beneficeranno di un clima stabile e mite, i Balcani e l’Europa sud-orientale affronteranno una fase invernale caratterizzata da pioggia e neve. Un flusso di aria fredda, in movimento dalla Scandinavia verso il Mediterraneo, darà origine a una circolazione di bassa pressione sull’Italia e in veloce spostamento verso lo Ionio. Questo creerà le condizioni ideali per nevicate diffuse, a tratti abbondanti, soprattutto sui Balcani. Città come Belgrado, Lubiana, Sarajevo, Sofia e Zagabria saranno interessate dalla neve, con accumuli significativi attesi in prossimità dei rilievi. Una situazione in pratica in controtendenza rispetto agli ultimi natali.
Anche il Centro-Sud Italia sarà coinvolto dalla perturbazione, con nevicate attese fino a quote collinari. Le regioni più esposte saranno Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, ma anche i settori interni di Campania, Calabria e Sicilia vedranno la neve proprio nel giorno di Natale.
Eventi nevosi proprio nel giorno di Natale sono rari in Italia e si contano sulle dita di una mano: 1962, 1986, 1991, 1993, 2001 e 2010. Questi episodi sono diventati sempre più rari a causa del cambiamento delle circolazioni atmosferiche, che favoriscono spesso l’arrivo di masse d’aria di origine sub tropicale.
In Europa, la probabilità di neve a Natale varia significativamente. Zone storicamente con alta probabilità includono la Lapponia, la Scandinavia, le Alpi, i Pirenei, l’Islanda e i Paesi Baltici. Di contro Spagna, Portogallo, Italia meridionale e Regno Unito (ad eccezione di alcune aree interne) registrano probabilità molto basse. Anche in Francia, Benelux e gran parte del Sud Europa, la neve a Natale è un evento eccezionale.
Nel periodo 1991-2020, la probabilità di neve a Natale è diminuita su molte zone d’Europa, specie in aree come Germania, Polonia, Balcani, Europa orientale, Alpi e Massiccio Centrale, a causa dell’innalzamento delle quote necessarie per accumuli nevosi. Tuttavia, in alcune regioni, come il sud del Regno Unito e la zona del Mar Nero, questa probabilità è leggermente aumentata.
Nel frattempo il Nord America, dopo l’irruzione gelida di origine artica, si prepara ad affrontare una fase con temperature ben oltre la media stagionale proprio tra Natale e Capodanno.
