(TEMPOITALIA.IT) Siamo alla fine dell’Estate ed è naturale, nelle dinamiche meteo di Settembre, assistere alla nuova formazione del Vortice Polare. Alla quote superiori dell’atmosfera si innescano tutti i processi tipici del cambio stagionale, che riattivano la formazione della vasta depressione al di sopra dell’Artico.
Quello che stiamo osservando in questa prima parte di Settembre sono solo i primi segnali di ripresa dopo la pausa estiva. Il monitoraggio è importante perché può mutare lo scenario delle prossime settimane. I venti zonali occidentali stanno tornando in stratosfera, ma per ora in modo ancora timido.
Non c’è ancora una circolazione ciclonica vera e propria ben strutturata sopra l’Artico. Cos’è il Vortice Polare? Si tratta della vasta area di bassa pressione che si forma in stratosfera sopra il Polo Nord in questo periodo, che poi tende a mantenersi per almeno un semestre sino alla primavera.
Il Vortice Polare contiene attorno a sé le masse d’aria gelida, con impatto diretto sul clima europeo e del nostro Paese dei prossimi mesi. La forza più o meno intensa del Vortice Polare risulta determinante nel condizionare la circolazione atmosferica fino alle medie latitudini.
Al momento la formazione del Vortice è ancora più debole della media, compresi i venti zonali, pur senza particolari anomalie. Un avvio del Vortice Polare più timido del normale non è peraltro predittiva di quello che potrà avvenire sul medio e lungo periodo.
Forza del Vortice Polare cruciale sulle sorti del prossimo inverno
Il Vortice tende a riorganizzarsi a settembre, ma la sua intensità iniziale non è un segnale così indicativo sull’intera stagione che abbiamo davanti sino al prossimo inverno. La ripartenza del Vortice Polare può in qualche modo agevolare le prime discese fredde attese nelle prossime settimane.
Sulle nazioni settentrionali dell’Europa è normalmente assaporare i primi freddi, mentre in Italia è molto diverso e tutto dipende dallo schema barico che si genera sul comparto euro-atlantico. I primi freddi saranno legati in qualche modo all’intensità del Vortice Polare, che dev’essere debole.
Non sono da escludere le prime potenziali intrusioni fredde sul Mediterraneo entro inizio Ottobre. Questo avverrebbe in caso di un Anticiclone forte e allungato verso nord in pieno Atlantico, con un Vortice Polare non ancora in piena attività.
Il bivio decisivo sarà però l’autunno inoltrato e se in questa fase Vortice Polare sarà molto forte ne potrebbe derivare un meteo invernale meno soggetto a grandi scossoni e più avaro di irruzioni fredde. Questo scenario meteo lo abbiamo vissuto spesso negli ultimi anni e non ha certo favorito grandi inverni.
Questo articolo è stato realizzato consultando i più recenti aggiornamenti degli autorevoli modelli proposti da ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), NWS (Climate Prediction Center) ed il Global Forecast System (GFS) per le previsioni meteo. (TEMPOITALIA.IT)
Meteo: il Vortice Polare si riattiva, ecco cosa ne sarà dell’Inverno