Meteo Italia: freddo Polare, poi rischio Buran e Tempeste di Neve

Meteo Italia: freddo Polare, poi rischio Buran e Tempeste di Neve

Gennaio 12, 2021 Off Di miometeo
Meteo con gelo polare con mix siberiano.

Meteo con gelo polare con mix siberiano.
Meteo con gelo polare con mix siberiano.

Il Centro Meteo Europeo (ECMWF) che quello americano (GFS) tracciano un’evoluzione meteo che ha dell’eccezionale, infatti aria decisamente gelida originaria dall’Artico russo, potrebbe investire l’Italia nel corso del finire di questa settimana. Ciò, però essendo un evento di portata eccezionale, viene a tratti anche ritrattato.

 

Rammentiamo che parliamo di evento atmosferici rilevanti, che in genere è complesso avere informazioni di alta affidabilità dai modelli matematici di previsione, i quali, assieme ad altri indici, ci concedono dati su cui ragionare, ma non certezze.

 

La fase molto fredda potrebbe avvenire dopo una che inizia già fredda, specialmente al Nord Italia, in quanto affluiscono correnti settentrionali con masse d’aria che manterranno le temperature diffusamente medio-basse. Nelle prossime 24-36 ore su questa parte di sarà il Favonio, aumenterà temporaneamente la temperatura, ma con bassi tassi di umidità.

 

Dalle proiezioni dei modelli matematici di previsione meteo si rileviamo quella che potrebbe essere definita una sorta di propaggine del Vortice Polare verso l’Europa, con una direttrice nord-est verso sud-ovest.

 

Tale corrente potrebbe avere come obiettivo l’Italia. Lo ripetiamo, potrebbe, ovvero, non c’è alcuna certezza.

 

L’evento atmosferico potrebbe avere elementi simili al Burian), il gelido vento di tempesta che viene dalle pianure sarmatiche

 

Stavolta l’evento rigido avrebbe origine nel Mar Glaciale Artico russo per tuffarsi nell’entroterra del Mare di Barents e di Kara, e poi scendere rapidamente sino all’Europa centrale e l’Italia. Qualcosa di analogo avvenne nel gennaio 1999.

 

Nel nostro paese l’evento atmosferico potrebbe avrebbe comunque una rilevanza ridotta rispetto a quanto si avrà in Scandinavia, in Russia e nell’Europa centrale. Dobbiamo considerare che il picco massimo di freddo si potrebbe realizzare tra circa una settimana, e siamo piuttosto distanti dal periodo di previsione. Quindi ci servono alcuni giorni per avere conferma.

 

Tutta questa massa d’aria gelida dovrebbe essere associata a profonde aree di bassa pressione, queste si formeranno anche nel Mar Mediterraneo e darebbero nascita a condizioni meteo avverse, che con temperature così basse compatibili con eventuali nevicate anche in pianura.

 

Lo scenario che stiamo descrivendo viene prospettato per l’ultima decade di gennaio, che è notoriamente la più fredda dell’anno.

 

L’alta pressione si posizionerà nell’Oceano Atlantico settentrionale a ridosso delle Isole Britanniche, interrompendo il transito delle perturbazioni atlantiche, agevolando l’incursione di aria molto fredda dalle regioni polari verso l’Europa.

 

Si andrebbero a manifestare configurazioni notte mote in Europa occidentale con l’appellativo Buran.

 

Nel seguito potrebbero insinuarsi temporanee correnti oceaniche, che andrebbero a scorrere sopra l’aria fredda, e dare gran neve su ampie aree d’Europa. Peraltro, le proiezioni tal senso, propongono la formazione di aree di bassa pressione eccezionalmente profonde e intense.

 

Si andrebbe a creare una condizione atmosferica da manuale di meteorologia, ideale per avere tormente di neve in ampi territori d’Italia.

 

In ambito previsionale siamo in attesa anche di osservare l’influenza che avrà il potente Strat Warming che c’è stato gli scorsi giorni, e che potrebbe dare un ulteriore spinta all’intensità dell’ondata di freddo.

 

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