Neve a Torino, Milano, Bologna. Quando. Altre città a rischio

(TEMPOITALIA.IT) Nelle prossime settimane il tempo resterà figlio dell’Autunno: un saliscendi tra perturbazioni atlantiche e fasi più stabili sotto l’anticiclone. Non si profila un periodo “monsonico”, ma nemmeno un cambio di stagione fulmineo. Sulle Alpi la neve faticherà a scendere sotto quota medio-alta, con accumuli irregolari. È il segnale di un flusso occidentale spesso defilato più a nord, mentre il Mediterraneo rimane a tratti in area anticiclonica.

C’è però un elemento di fondo che non possiamo ignorare: i cambiamenti climatici stanno influenzando in modo marcato il nostro tempo, con inverni mediamente più miti e finestre fredde più brevi. Questo non cancella la possibilità di fasi invernali classiche; significa che servono incastri più precisi perché la neve raggiunga la pianura.

 

Cosa ci dicono i modelli: dinamismo in vista e primi cali termici
Gli scenari elaborati da ECMWF e GFS continuano a mostrare una circolazione mobile sull’Europa, ma con segnali più favorevoli a un inizio di stagione invernale fortemente perturbata accompagnata da un calo delle temperature. Le onde atlantiche potrebbero scorrere su traiettorie più meridiane, erodendo l’anticiclone sul Mediterraneo e abbassando progressivamente la quota neve su Alpi e Appennino. Non significa freddo estremo, bensì un contesto più coerente con l’Inverno: aria polare più presente e serbatoi continentali in parziale collegamento con il bacino centrale.

 

Neve in montagna: quote in calo da fine novembre
Tra fine Novembre e l’avvio di Dicembre le perturbazioni più organizzate potranno trovare aria via via più fredda, con neve che scende di quota soprattutto sui settori interni alpini e, a tratti, lungo l’Appennino. Notti più lunghe e radiazione solare ridotta favoriscono l’accumulo di freddo nei bassi strati, soprattutto nelle valli chiuse.

 

Pianura padana: il ruolo decisivo del cuscinetto freddo
Per vedere neve in pianura al Nord Italia serve il cuscinetto freddo: aria densa e gelida intrappolata nei bassi strati, capace di resistere all’arrivo di correnti più miti e umide. Quando una perturbazione transita sopra questo strato, la precipitazione può restare solida fino al livello del suolo. Negli ultimi Inverni, complice il riscaldamento di fondo legato ai cambiamenti climatici, questo meccanismo è diventato più raro, ma non è scomparso: ha solo bisogno del giusto tempismo tra ingresso del fronte e disponibilità di freddo preesistente.

 

Nord in prima fila: Milano, Torino e anche Bologna
Se i parametri appena descritti troveranno conferma, il Nord Italia diventa in prima fila per eventi nevosi a bassa quota. Milano e Torino risultano città naturalmente favorite quando il cuscinetto freddo si struttura in Val Padana e le precipitazioni arrivano da ovest o nord-ovest. Anche Bologna può entrare in gioco, e non poco, quando soffiano venti da est: l’aria più fredda si incanala lungo l’Adriatico e l’Emilia può beneficiare di un apporto termico favorevole, mantenendo la colonna d’aria sufficientemente fredda per la neve fino in pianura.

 

Finestre temporali: dopo l’Immacolata le chance aumentano
Nel passato recente non era raro assistere a episodi nevosi a ridosso delle pianure del Nord Italia tra fine Novembre e l’inizio di Dicembre; la neve a Milano attorno a Sant’Ambrogio era quasi una consuetudine. Oggi lo scenario è più cauto per il contesto climatico mutato, ma le probabilità tendono a crescere nella seconda decade di Dicembre, dopo l’Immacolata, quando la radiazione solare è al minimo e un eventuale cuscinetto freddo ha maggiori chance di reggere durante il passaggio dei fronti. Senza aria fredda continentale, però, anche precipitazioni generose in pianura restano pioggia o neve bagnata.

 

Cosa osservare nei prossimi giorni
Tre indicatori faranno la differenza: raffreddamento progressivo sull’Europa centro-orientale, allentamento dell’anticiclone sul Mediterraneo con scambi meridiani più marcati, e sincronizzazione tra arrivo delle perturbazioni atlantiche e presenza di cuscinetto freddo al Nord Italia. Se questi tasselli si incastrano, la finestra tra fine Novembre e la seconda parte di Dicembre può diventare interessante anche per Milano, Torino e Bologna.

 

Credit
Credit: ECMWF – European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, NOAA Climate Prediction Center, Copernicus Climate Change Service (C3S), Met Office – UK, World Meteorological Organization (WMO)

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