Neve in Pianura Padana: varie giornate a rischio. Città imbiancate

Un’attesa lunga dieci inverni

(TEMPOITALIA.IT) Sta montando di nuovo l’attesa per la neve. Quella vera, in pianura, che manca da così tanto che molti, ormai, hanno smesso di crederci. Non è solo una sensazione: in Pianura Padana le nevicate si sono praticamente azzerate negli ultimi dieci anni, dopo che fino all’inverno 2012-2013 la dama bianca era un’ospite quasi abituale.

Racchiusa tra Alpi e Appennini, questa pianura ha una conformazione che, sulla carta, sarebbe perfetta per vedere spesso la neve al suolo. Invece il clima è cambiato, gli inverni si sono fatti più miti, e anche gli appassionati più ostinati si sono un po’ spenti. Insomma, l’entusiasmo si è raffreddato più della temperatura.

Eppure, proprio ora che Novembre sta scorrendo su toni insolitamente miti, qualcosa si muove. E l’inverno, quello anticipato, sembra pronto a farsi sentire sul serio.

 

Il mix giusto: vortice mediterraneo e aria fredda

Nonostante il tepore di questi giorni, lo scenario atmosferico sta cambiando in fretta. Nei prossimi giorni l’inverno proverà a entrare nel vivo, grazie a un mix che, almeno sulla carta, è quello giusto per riportare la neve fino alla Val Padana.

Un vortice mediterraneo è pronto a pilotare un fronte di perturbazione piuttosto attivo, che andrà a interagire con aria fredda richiamata da oltralpe. Un incastro non banale, che in passato ha spesso regalato sorprese bianche proprio alle basse quote.

Da non sottovalutare, poi, la presenza di aria molto fredda in quota. In caso di rovesci intensi, questa potrebbe essere “trascinata” verso il basso dalle precipitazioni più forti. Quando succede, l’aria fredda scende fino al suolo e la neve può spingersi ben al di sotto del classico limite dello zero termico. In pratica, se i rovesci saranno abbastanza vigorosi, i fiocchi potrebbero scivolare decisamente più in basso del previsto.

 

Venerdì 21: primi fiocchi e neve a bassa quota

Il primo momento buono per vedere i fiocchi, secondo gli ultimi scenari, potrebbe arrivare nel corso di Venerdì 21 novembre, soprattutto tra la sera e la notte. Non si parla solo di alta montagna: le nevicate potrebbero raggiungere le aree di bassa collina e alcuni fondovalle, con la possibilità – durante i fenomeni più intensi – di lambire localmente anche le pianure.

Le zone più a rischio? Alcuni settori dell’Alta Lombardia, il Basso Piemonte, l’entroterra ligure e parte delle aree emiliane. Qui i fiocchi potrebbero affacciarsi per qualche ora, magari mescolandosi alla pioggia nei tratti più marginali. Non un evento da pieno inverno, ma un segnale chiaro che l’atmosfera ha cambiato passo.

I fenomeni dovrebbero persistere fino alle prime ore di sabato, per poi gradualmente attenuarsi. Il dettaglio importante, però, riguarda ciò che rimarrà dopo: il freddo.

 

Gelo in pianura nel weekend

Una volta esaurite le precipitazioni, il raffreddamento nei bassi strati tenderà ad “attecchire”. L’aria fredda, infatti, tenderà a ristagnare in Pianura Padana, complice anche la scarsa ventilazione tipica di questa zona. Risultato probabile: gelate fino in pianura nel corso del weekend.

Strade ghiacciate al mattino, brina sui campi, vetri delle auto da raschiare prima di partire. Piccoli segnali, quotidiani ma inequivocabili, che raccontano meglio di qualsiasi grafico che l’inverno ha deciso di fare sul serio.

 

Nuova perturbazione e possibile nevicata da addolcimento

La storia, però, non finisce qui. All’inizio della nuova settimana è attesa un’altra perturbazione, che scorrerà sopra il cuscino di aria fredda depositata nel weekend. È esattamente in queste situazioni che si aprono le famose “finestre” per la neve a bassa quota, specialmente sul Nord-Ovest.

Da valutare con attenzione, quindi, l’ipotesi di qualche spruzzata di neve a bassa quota o persino in pianura sul Nord-Ovest, con particolare attenzione ancora a Piemonte, Lombardia e zone interne della Liguria. Scenario affascinante, anche se probabilmente temporaneo.

Perché temporaneo? Perché, con il passare delle ore, è previsto un rialzo termico in quota. L’aria più mite e umida tenderà a prendere il sopravvento, trasformando la neve in pioggia. È la classica nevicata da addolcimento: si verifica quando l’aria temperata scorre sopra un cuscino di aria fredda al suolo, regalando fiocchi per qualche tempo prima che la colonna d’aria si scaldi a sufficienza da far prevalere la pioggia.

Questi eventi, in passato, erano molto più frequenti nei nostri inverni. Oggi capitano decisamente meno spesso, complice la minore incidenza delle irruzioni di aria fredda che ha finito per cambiare il volto del meteo invernale sulla Pianura Padana. E ogni volta che il pattern torna a somigliare a quello “di una volta”, è inevitabile che gli occhi – e le speranze – tornino a puntare al cielo in attesa dei primi fiocchi.

 

Credit: l’articolo è stato redatto su analisi scientifica con dati dei modelli matematici ECMWF e Global Forecast System del NOAA, ICON e ARPEGE. (TEMPOITALIA.IT)

Neve in Pianura Padana: varie giornate a rischio. Città imbiancate