
(TEMPOITALIA.IT) Il mese di ottobre 2025 sta mostrando un volto ambiguo: da un lato persiste l’eco dell’estate, dall’altro iniziano a farsi spazio i primi segnali autenticamente autunnali. Nelle prossime settimane la Penisola vivrà un’alternanza di fasi stabili e periodi di marcata instabilità, con il rischio di maltempo intenso che potrebbe estendersi fino al Sud e alla Sicilia, dove non è esclusa la formazione di una profonda depressione.
Rispetto allo scenario dello scorso anno, il confronto è netto. Nell’ottobre 2024, infatti, un’irruzione improvvisa di aria fredda a metà mese provocò nevicate a bassa quota sull’arco alpino e un crollo delle temperature, sancendo bruscamente la fine della stagione calda, seppur senza portare piogge consistenti. Oggi la dinamica appare opposta: anche con l’ingresso delle prime perturbazioni al Nord Italia, la colonnina di mercurio resta superiore alla media trentennale, senza traccia del freddo tipico di un autunno classico.
Nei prossimi giorni si attende il transito di un fronte freddo, accompagnato da temporali e da un ridimensionamento termico, soprattutto al Nord, dove l’ondata di caldo delle scorse settimane sembra ormai archiviata. Il quadro complessivo rimane comunque dominato da una forte variabilità atmosferica, con passaggi instabili alternati a giornate di tempo più stabile.
Un ruolo decisivo lo giocherà il rafforzamento di un promontorio di alta pressione africana, destinato a svilupparsi inizialmente sulla Penisola Iberica, per poi avanzare verso la Francia sud-occidentale e tentare un’espansione anche sull’Italia. Secondo le proiezioni a lungo termine, questa massa d’aria calda potrebbe riaffacciarsi con forza, ripetendo dinamiche già osservate in alcuni finali di ottobre recenti, quando il clima insolitamente estivo spinse molti a frequentare ancora le spiagge.
Gli indizi vanno tutti nella stessa direzione: l’ottobre 2025 rischia di assumere nuovamente i tratti di un mese più estivo che autunnale. Le mappe del Centro Meteo Europeo (ECMWF) confermano infatti una persistente influenza dell’anticiclone africano, in grado di condizionare l’intera seconda parte del mese. In questo scenario, il vero autunno sembra rimandato a novembre, come sempre più spesso accade negli ultimi anni.
Vale la pena ricordare che nel passato recente, proprio tra novembre e dicembre, il meteo ha mostrato transizioni repentine dall’autunno all’inverno, senza però eccessi di gelo. L’esempio più evidente resta la fine di novembre 2024, quando una massiccia irruzione di aria artica portò bufere di neve eccezionali su gran parte dell’Europa centrale: la Svizzera e l’Austria furono letteralmente sommerse, nevicò persino a Parigi, a Londra e, seppur in misura più lieve, anche a Milano. Tuttavia, al di là di quell’episodio, l’inverno 2024-2025 non mostrò altre fasi di gelo memorabili.
Intanto, sull’altra sponda dell’Atlantico, il Nord America visse un inverno con un pattern meteorologico completamente diverso, caratterizzato da continue discese di aria artica che raggiunsero il Golfo del Messico e la Florida settentrionale, regalando nevicate insolite per quelle latitudini. Si tratta di oscillazioni atmosferiche tipiche, che però si innestano in un contesto di cambiamento climatico, lo stesso che spiega la persistenza di condizioni miti e dal sapore estivo anche nell’ottobre 2025.
Credit
l’articolo è stato redatto su analisi scientifica principalmente dei dati di ECMWF, e Global Forecast System del NOAA (TEMPOITALIA.IT)
Ottobre con un meteo davvero FUORI CONTROLLO: cosa ci attende