
(TEMPOITALIA.IT) Dopo un lungo periodo dominato da piogge diffuse e da temperature inferiori alla media stagionale, i più autorevoli modelli meteorologici internazionali segnalano l’arrivo di un profondo cambiamento atmosferico. Un robusto anticiclone, inizialmente di origine azzorriana e successivamente rinvigorito da aria calda proveniente dal Nord Africa, si appresta a conquistare l’intero bacino del Mediterraneo, portando condizioni di tempo stabile. L’aspetto più significativo non è tanto il suo arrivo, quanto il momento in cui si manifesta: proprio nel periodo statisticamente più piovoso dell’anno insieme a novembre.
Nel linguaggio tecnico, questa configurazione prende il nome di blocco atmosferico. Si tratta di una struttura di alta pressione che tende a consolidarsi su aree molto estese, impedendo per giorni, talvolta per settimane, l’ingresso delle perturbazioni atlantiche. L’Italia resterà imprigionata in questa fase anticiclonica e vivrà una classica ottobrata, con cieli sereni, assenza quasi totale di precipitazioni e temperature in progressivo aumento.
Durante il dominio dell’anticiclone, le giornate si presenteranno soleggiate e miti, con valori che potranno facilmente toccare i 22-25 °C nelle regioni del Centro e del Sud Italia, ossia diversi gradi al di sopra della norma stagionale. Gli esperti ritengono che questa fase stabile possa durare circa una settimana, garantendo un intervallo di calma e clima gradevole prima di un nuovo possibile ribaltamento.
Le più recenti proiezioni a lungo termine, tuttavia, lasciano intravedere un possibile ritorno di correnti fredde orientali attorno al 16 o 17 ottobre. Non si tratterebbe però di un fronte perturbato di origine atlantica, bensì di un impulso freddo proveniente da Est Europa. Al momento si tratta di uno scenario ancora incerto, soggetto a variazioni, ma la prospettiva di un raffreddamento improvviso resta concreta.
Un altro aspetto di rilievo riguarda la notevole quantità di calore accumulata dal mare e l’alta umidità atmosferica, elementi che potrebbero costituire una fonte di energia potenziale in caso di brusco cambio di circolazione. È importante precisare che mare caldo e aria umida non generano direttamente eventi estremi come temporali violenti o cicloni mediterranei, ma possono amplificarne l’intensità se si verificano condizioni favorevoli.
Secondo il modello europeo ECMWF, intorno al 16 ottobre potrebbe formarsi un vortice freddo di notevole intensità. Mancando ancora diversi giorni, le previsioni restano da confermare, ma non si esclude che possa arrivare una fase di stampo quasi invernale, nonostante l’autunno autentico sembri ancora latitare.
Credit: l’articolo è stato redatto su analisi scientifica principalmente dei dati di ECMWF e Global Forecast System del NOAA (TEMPOITALIA.IT)