
L’ondata di caldo anomala per la fine giugno ha colpito la Francia, con temperature che hanno superato i 40 °C in diverse località del Sud-Ovest con picchi anche oltre i 41°C. Ma il caldo estremo non è stato l’unico protagonista: violenti temporali hanno attraversato il Paese, accompagnati da raffiche di vento oltre i 120 km/h, grandine di grosse dimensioni e allagamenti lampo.
Nel pomeriggio, una goccia fredda in quota proveniente da ovest ha fatto irruzione sull’aria calda e stagnante che avvolgeva il Paese. Il contrasto termico è stato particolarmente estremo: l’atmosfera, già surriscaldata, era anche fortemente instabile. Ne sono nati sistemi temporaleschi intensi che hanno colpito dapprima il Sud-Ovest, per poi risalire verso l’Île-de-France e le regioni settentrionali.
A Parigi, una tempesta ha provocato violente raffiche convettive, piogge torrenziali, alberi abbattuti e blackout elettrici. Nelle Landes e nella Mosella si registrano feriti a causa della caduta di rami e detriti. A Bernay sono caduti 50 mm di pioggia in un’ora vale a dire l’equivalente dell’intero mese di giugno.
Il caldo record ha immagazzinato enormi quantità di energia termica e latente nei bassi strati. L’arrivo dell’aria più fredda in quota ha creato un gradiente verticale estremo, alimentando celle temporalesche imponenti: grandine di 4-5 cm di diametro, decine di migliaia di fulmini in poche ore.
Non si è trattato di un semplice passaggio perturbato, ma della manifestazione di un meccanismo sempre più frequente, quello in cui l’anticiclone africano, oltre a portare caldo estremo, prepara il terreno per fenomeni violenti, rendendo l’atmosfera fortemente instabile. Questa perturbazione si porterà verso levante con la coda che raggiungerà anche il Nord Italia nella giornata di giovedì
