Giulio Regeni, la verità. Italia lasciata da sola dall’Europa
Dicembre 11, 2020
Un delle tante manifestazioni per ottenere giustizia per la morte di Giulio Regeni.La Procura di Roma accusa i servizi segreti egiziani di aver torturato e ucciso Giulio Regeni nel gennaio 2016. Il presidente della Camera dei Deputati Fico, si dice fermo nella volontà di mantenere chiuse le relazioni diplomatiche tra Montecitorio ed il Parlamento egiziano. Fico si riferisce all’interruzione dei rapporti diplomatici fra la Camera dei Deputati e il Parlamento egiziano decisa da Montecitorio nel novembre 2018, che confermata rimarrà.
Più cauto il Presidente del Consiglio Conte, che rafforza l’impegno dell’Italia nella ricerca della verità. Intanto, sul fronte delle indagini, i Pubblici Ministero riferiscono che gli 007 egiziani hanno ammesso di aver pedinato il ricercatore italiano. Ma non ammettono di averlo assassinato.
Il presidente del consiglio Conte annuncia che seguirà un processo in Italia, per assicurare la verità su una morte che è avvenuta con modalità efferate e particolarmente crudeli.
Inoltre, ribadisce che l’Italia ha sempre chiesto trasparenza alle autorità governative egiziane.
Si ha l’impressione comune che il caso di Giulio Regeni rimarrà impunito, in quanto i giudici italiani non hanno competenza se non ci sarà la piena collaborazione delle autorità egiziane. Anche il Governo italiano è impotente, privo del collegiale supporto dell’Europa, essendo Giulio Regeni un cittadino non solo dell’Italia, ma europeo.
L’Europa dovrebbe essere unita in questi frangenti, e non di certo premiare l’Egitto come è accaduto qualche giorno fa in Francia.
Se c’è Europa, se si vuole il patto di ferro, è necessario imporre un fronte unico per difendere i cittadini europei. Ma difficilmente questo avverrà.
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