Lascia a casa il passaporto: ecco la lista dei Paesi in cui basta la carta d’identità
Gennaio 15, 2024Viaggiare senza passaporto: le destinazioni possibili
Viaggiare senza passaporto è un’opzione concreta per chi desidera esplorare nuovi luoghi senza dover affrontare la burocrazia legata al rilascio di questo documento. In particolare, per i cittadini italiani e per chi risiede in Europa, le possibilità di viaggio sono numerose e variegate, sia all’interno del continente che oltre i suoi confini.
Europa: un continente di opportunità
L’Europa è un continente ricco di diversità, composto da circa 50 paesi, tra cui i 27 membri dell’Unione Europea e i 26 dell’area Schengen. Per i cittadini italiani, viaggiare all’estero senza passaporto è una realtà grazie alla possibilità di utilizzare la carta d’identità nazionale valida per l’espatrio. Questo documento permette di muoversi liberamente tra gli Stati membri dell’Unione Europea e dell’area Schengen, senza dover presentare ulteriori documenti di identità.
Unione Europea e spazio Schengen: cosa sono e come funzionano
L’Unione Europea è un’organizzazione politica ed economica che promuove l’integrazione e la cooperazione tra i suoi Stati membri. Uno dei principali vantaggi offerti dall’UE è la libera circolazione delle persone tra i 27 paesi che ne fanno parte. Lo spazio Schengen, invece, è una zona di libera circolazione che comprende 22 Stati membri dell’UE e 4 Stati associati, all’interno della quale non sono previsti controlli sistematici alle frontiere interne.
Requisiti per viaggiare in Europa senza passaporto
Per poter viaggiare in Europa senza passaporto, è necessario essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o dell’area Schengen e avere come destinazione uno di questi paesi. È importante sottolineare che documenti come la patente di guida o la carta postale non sono validi come prova di identità ai fini del viaggio.
Paesi dell’area Schengen: dove si può andare senza passaporto
I Paesi dell’area Schengen dove è possibile viaggiare senza passaporto includono Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.
Altre destinazioni accessibili senza passaporto
Oltre ai Paesi dell’area Schengen, esistono altre destinazioni che possono essere raggiunte senza passaporto, come Albania, Andorra, Bosnia, Gibilterra, Egitto (con visto d’ingresso), Principato di Monaco, Repubblica di Montenegro e Serbia. Inoltre, attraverso viaggi organizzati, è possibile visitare Marocco e Tunisia senza necessità di passaporto.
I PTOM: Paesi e territori d’oltremare
Nonostante la maggior parte delle ex colonie europee sia stata disgregata, alcuni Paesi hanno mantenuto territori d’oltremare, noti come PTOM. Questi si trovano in diverse regioni del mondo, come l’Atlantico, l’Antartide, l’Artico, i Caraibi e il Pacifico. I PTOM non sono paesi sovrani, ma dipendono in varia misura da Stati membri dell’UE come Danimarca, Francia e Paesi Bassi, con i quali mantengono legami speciali.
I PTOM godono di un’ampia autonomia in settori come economia, mercato del lavoro, sanità pubblica, affari interni e dogane, mentre la difesa e gli affari esteri sono di solito competenza degli Stati membri. Alcuni di questi territori oltreoceano rappresentano destinazioni di viaggio affascinanti e possono essere raggiunti anche senza passaporto.
La Francia vanta una presenza globale grazie ai suoi 13 territori d’oltremare, sparsi in varie parti del mondo, che ospitano una popolazione complessiva di circa 2,6 milioni di persone. Questi territori, pur essendo lontani dalla madrepatria, sono abitati da cittadini francesi che godono dei pieni diritti civili, inclusa la possibilità di votare.
Le isole completamente integrate
Cinque di questi territori sono pienamente integrati nella Repubblica Francese e si attengono alle sue leggi. Tra questi troviamo le isole caraibiche di Guadalupa e Martinica, le isole dell’Oceano Indiano La Riunione e Mayotta, e la porzione di terra sudamericana nota come Guiana francese.
Collettivi con autonomia
Altri cinque territori godono di una maggiore autonomia e sono classificati come collettivi d’oltremare. Questi includono la Polinesia francese nel Pacifico meridionale, l’arcipelago di Wallis e Futuna, le isole caraibiche di San Martino e Saint-Barthélemy, e le isole atlantiche di Saint-Pierre-et-Miquelon vicino al Canada.
La Nuova Caledonia e le terre remote
La Nuova Caledonia si distingue per il suo status speciale che le concede un’autonomia ancora maggiore. Le Terre australi e antartiche francesi, situate nell’Oceano Indiano vicino all’Antartide, non hanno una popolazione stabile ma sono utilizzate per ricerche scientifiche e operazioni militari. Infine, l’isola di Clipperton, al largo del Messico, è disabitata e sotto il diretto controllo del governo francese.
Il Regno dei Paesi Bassi e i suoi territori
Il Regno dei Paesi Bassi possiede sei isole caraibiche che, sebbene riconosciute dall’Unione Europea come territori d’oltremare, non sono considerate territori non autonomi dalle Nazioni Unite.
Paesi autonomi nel regno
Aruba, Curacao e Sint Maarten sono riconosciuti come paesi autonomi all’interno del regno, godendo di una certa indipendenza nelle loro politiche interne.
Comuni speciali olandesi
Le isole di Bonaire, Sant’Eustazio e Saba sono invece gestite direttamente dal governo olandese e sono note come comuni speciali all’interno dei Paesi Bassi.
Il Regno della Danimarca e i suoi territori autonomi
Il Regno della Danimarca comprende tre paesi autonomi: la Danimarca stessa, la Groenlandia e le Isole Faroe.
Le Isole Faroe
Le Isole Faroe godono di autonomia dal 1948 e non fanno parte dell’Unione Europea, mantenendo una propria identità e gestione interna.
La Groenlandia
La Groenlandia, grazie a un accordo speciale con l’UE, è considerata un paese d’oltremare ufficiale della Danimarca e i suoi cittadini hanno anche la cittadinanza europea.
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