Meteo prossima settimana, rischio di caldo di straordinaria intensità

Chi si aspettava che i principali centri di calcolo mondiale trovassero rapidamente un accordo nella linea di tendenza, si sbaglia. La discordanza tra i modelli previsionali persiste e, anzi, sembra intensificarsi.

Da una parte abbiamo il modello americano GFS (Global Forecast System), gestito dalla NOAA statunitense, che continua ostinatamente a puntare sull’Anticiclone Africano. Dall’altra troviamo l’ECMWF europeo, considerato uno dei sistemi previsionali più accurati al mondo, che invece insiste sulla formazione di una depressione orientale. Due scenari completamente opposti che stanno mettendo a dura prova anche i meteorologi più esperti.

 

La situazione mi ricorda quanto sia complessa la previsione atmosferica quando ci troviamo in fasi di transizione. Come sottolineano gli studi scientifici pubblicati su Nature, l’ECMWF ha generalmente un’accuratezza superiore al GFS nelle previsioni a medio termine, con una precisione del 95-96% fino a 12 ore, che scende al 65-80% per le previsioni a 10 giorni. Tuttavia, il modello americano ha talvolta mostrato prestazioni migliori nella previsione di eventi meteorologici estremi.

 

Se dovesse prevalere la tesi americana, ci ritroveremmo catapultati in una situazione atmosferica simile a quella che ha caratterizzato Giugno. Le temperature schizzerebbero abbondantemente sopra le medie stagionali su tutto il territorio nazionale. In questo scenario, il termometro potrebbe raggiungere pericolosamente i 40°C in numerose località, specialmente in Sardegna, Sicilia e nelle regioni meridionali. Anche al Centro-Nord, le massime supererebbero facilmente i 35°C, accompagnate da un aumento dell’umidità relativa che renderebbe il caldo ancora più opprimente.

Situazione attuale della temperatura a 850 hPa, GFS credit mappa wxcharts.com
Previsione per il 20 Luglio della temperatura a 850 hPa, GFS credit mappa wxcharts.com
Previsione della temperatura a 850 hPa, ECMWF credit mappa wxcharts.com

Una prospettiva che, francamente, mi spaventa. L’estate dovrebbe essere caratterizzata da un clima gradevole, con il classico Anticiclone delle Azzorre che sembra ormai un ricordo sbiadito, soppiantato dal suo “cugino” subtropicale molto più aggressivo.

 

L’alternativa proposta dal modello europeo appare decisamente più appetibile. L’espansione della depressione presente sull’Europa orientale verso l’Italia porterebbe aria più fresca dai quadranti orientali. Le temperature si normalizzerebbero, rientrando finalmente nei parametri stagionali. Potremmo assistere a un rinvigorimento dell’instabilità atmosferica, con la comparsa di temporali anche violenti, particolarmente sulle regioni adriatiche e al Sud. Non escluderei nemmeno il coinvolgimento delle aree settentrionali in questa dinamica temporalesca.

 

La differenza tra i due modelli riflette anche le loro diverse caratteristiche tecniche. Come spiegato in dettaglio dagli esperti di Weather.us, l’ECMWF opera con una risoluzione di 9 chilometri tra i punti griglia, mentre il GFS utilizza una distanza di 13 chilometri. Questa maggiore risoluzione dell’ECMWF dovrebbe teoricamente garantire previsioni più precise, ma nelle situazioni di blocco atmosferico come quella attuale, anche il miglior modello può incontrare difficoltà.

 

La realtà è che ci troviamo di fronte a uno di quei momenti in cui la natura ci ricorda quanto l’atmosfera sia un sistema intrinsecamente caotico. Fino a quando uno dei due sistemi previsionali non “cederà” avvicinandosi all’altro, dovremo continuare a monitorare quotidianamente l’evolversi delle proiezioni. È un lavoro di pazienza e umiltà scientifica che ci impegniamo a portare avanti per fornire le informazioni più aggiornate possibili.

 

In questa fase di incertezza previsionale, l’unica certezza è che dovremo aspettare ancora qualche giorno prima di sciogliere definitivamente la prognosi per la settimana entrante.

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