Sabbia del Sahara in viaggio verso i Caraibi e gli USA, un viaggio di oltre 8000 km – VIDEO

Sabbia del Sahara in viaggio verso i Caraibi e gli USA, un viaggio di oltre 8000 km – VIDEO

Giugno 18, 2020 Off Di miometeo


Sabbia sahariana in rotta verso i Caraibi e parte degli Stati
Uniti.
Un’estesa coltre di sabbia
sahariana potrebbe raggiungere nel fine settimana la zona dei Caraibi per poi proseguire
verso il Golfo del Messico e parte degli Stati Uniti d’America la prossima
settimana. Un viaggio lungo oltre 8 mila chilometri attraverso l’Oceano
Atlantico. Nota
come Saharan Air Layer (SAL), questo “pennacchio” di polvere secca si forma
comunemente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno e si sposta
nell’Oceano Atlantico mediamente ogni tre o cinque giorni, secondo l’Hurricane
Research Division (HRD) del NOAA.

Le particelle in sospensione oltre a offuscare
i cieli nelle Isole dei Caraibi, nella Florida Keys e nella costa del Golfo
degli Stati Uniti, può anche inibire la genesi dei cicloni tropicali e favorire
allo stesso tempo la fioritura delle alghe tossiche nel Golfo del Messico.

Secondo l’HRD il pennacchio si troverebbe a una quota
compresa tra i 1500 e i 6000 metri circa ed è trasportato verso Ovest dai forti
venti che si trovano sull’Atlantico centrale e occidentale a una quota di circa
2000/4500 metri.

Secondo il National Weather Service di Houston resta elevata
la possibilità di vedere cieli rossi
all’alba e al tramonto la prossima
settimana proprio a causa della polvere. Questo potrebbe accadere anche in
altre parti della costa del Golfo degli Stati Uniti, a seconda del percorso esatto
che seguirà la nube.

Oltre a creare tramonti e albe stupendi perché inibisce la
formazione degli uragani?
Secondo la NOAA l’aria secca può creare correnti
discendenti d’aria (sinking air) attorno a tempeste tropicali e uragani, con
conseguente indebolimento dei cicloni tropicali. I forti venti associati al SAL possono
contribuire ad aumentare lo shear del vento verticale – il cambiamento della
velocità del vento con l’altezza – che rende l’ambiente ostile per lo sviluppo
del ciclone tropicale. Ricordiamo
tuttavia che il ruolo della polvere nella tempesta tropicale e nell’intensità
dell’uragano non è ancora ben noto.

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