
Bene, possiamo dire che siamo arrivati all’atteso cambiamento delle condizioni meteo climatiche. Non avevamo dubbi, visti i segnali che già qualche settimana fa si potevano cogliere da un’attenta analisi dei modelli previsionali.
Sciolte le ultime riserve, riguardanti soprattutto la dinamica di innesco del peggioramento, restano ancora alcuni dettagli da definire e in modo particolare l’entità del freddo che colpirà le nostre regioni e conseguentemente il tipo di precipitazioni che andranno a verificarsi.
Diciamo che in questo momento l’ipotesi più probabile, lo dicono i centri di calcolo internazionali, è che l’ondata di maltempo coinvolga maggiormente il nord Italia, regioni centrali e modo particolare la fascia tirrenica, la Sardegna.
Regioni dove tra l’altro il freddo si farà sentire di più nella prima metà della prossima settimana, ciò potrebbe favorire nevicate a bassa o addirittura bassissima quota come nel caso delle regioni settentrionali. Sul Nord ovest, ad esempio, potrebbe nevicare anche in pianura a cavallo tra domenica sera nella giornata di lunedì.
Per quanto riguarda le regioni del sud, detto che la fascia tirrenica già da subito potrebbe ricevere precipitazioni, si dovrà attendere probabilmente la seconda parte della prossima settimana. Va detto che sul Mediterraneo centro-occidentale si scaverà un’ampia area depressionaria che dovrebbe condizionare tutta la prossima settimana.
In un secondo momento l’aria fredda dovrebbe riuscire a tracimare anche in direzione del sud Italia, seppur leggermente mitigata dalla persistenza per più giorni al di sopra delle acque mediterranee. Ciò non toglie che avremo un quadro meteorologico prettamente invernale praticamente su tutte le nostre regioni, alla faccia di chi sosteneva che la primavera avrebbe preso il sopravvento e non sarebbe più andata.