
L’ondata di gelo che sta facendo battere i denti agli abitanti dello Yukon e della British Columbia, nel Canada occidentale, è alimentata da una massa d’aria artica che ha portato le temperature a toccare valori estremi, come -40°C a Whitehorse e -44°C a Dawson City, addirittura -53°C a Braeburn, nella British Columbia, ben al di sotto della media di dicembre che di solito si aggira attorno ai -23°C.
L’alta pressione artica responsabile di questo raffreddamento è legata a un indebolimento del vortice polare, che ha permesso all’aria gelida di scendere sul territorio, causando in diverse stazioni meteorologiche i valori più bassi registrati negli ultimi anni per questo mese.

Anche senza considerare la temperatura percepita, il freddo intenso può provocare congelamenti rapidi, problemi ai veicoli, rottura di tubature e stress sugli impianti di riscaldamento domestici. Tuttavia un aumento delle temperature è atteso verso l’inizio della prossima settimana, con valori che dovrebbero risalire verso i -30°C o poco sopra, offrendo un sollievo temporaneo prima di nuovi cali successivi.