La storia di HALLOWEEN: origine e usanze di una festa ormai anche nostra
Ottobre 29, 2024Halloween: Tra Sacro e Profano – Tra sacro e profano, tra “dolcetto o scherzetto”, tra usanze acquisite e tradizioni nostrane, si inserisce la festa di Halloween, una ricorrenza mascherata che sta guadagnando sempre più popolarità in Europa e in Italia. Per molti, il termine Halloween ha origini anglosassoni e nasce probabilmente dalla contrazione della frase All Hallows’ Eve, ovvero la notte di Ognissanti, successivamente abbreviata in “Hallowe’en” e poi Halloween.
Le Origini Celtiche di Halloween – Le celebrazioni di Halloween, tuttavia, hanno radici ancora più antiche, risalenti alla civiltà celtica e al periodo pre-cristiano, in particolare alla festività celtica di Samhain. Secondo il calendario celtico, diffuso circa duemila anni fa tra le popolazioni di Inghilterra, Irlanda e Francia settentrionale, il 1° novembre segnava l’inizio del nuovo anno, una sorta di Capodanno simbolico. Per queste popolazioni, profondamente legate ai cicli della natura, Samhain rappresentava il definitivo passaggio alla metà oscura dell’anno, lasciandosi alle spalle la stagione della luce.
Questa simbologia si riflette nei tipici colori di Halloween: il nero e l’arancio. Il nero simboleggia il buio incombente dell’inverno, mentre l’arancio richiama l’ultimo bagliore estivo che lentamente si spegne.
Il Significato di Samhain – Non ci sono certezze assolute che illuminino l’esatta natura di Samhain. Per molti studiosi, Samhain era semplicemente un periodo dedicato alla fine dei raccolti e all’inizio dell’inverno, un momento in cui i greggi venivano riportati dai verdi pascoli estivi, e le famiglie si ritiravano in casa, trascorrendo le lunghe e fredde notti d’inverno narrando storie e dedicandosi all’artigianato. Per altri, invece, Samhain segnava l’inizio del semestre dominato dal Dio delle Tenebre, anch’esso chiamato Samhain (o Samain, Samhuin).
Un Tempo Sacro per il Mondo degli Spiriti – Si credeva inoltre che il periodo attorno a Samhain fosse particolarmente sacro, un momento in cui eventi soprannaturali e prodigi avessero luogo con maggiore frequenza. Secondo i Celti, infatti, Samhain, il Signore della Morte e Principe delle Tenebre, richiamava a sé tutti gli spiriti dei defunti, e in questo giorno le leggi dello spazio e del tempo venivano sospese, permettendo al mondo degli spiriti di fondersi temporaneamente con quello dei viventi. Si pensava che le anime dei morti risiedessero in una terra di eterna giovinezza e felicità, chiamata Tir nan Oge, e che alcune di esse potessero soggiornare con il Popolo delle Fate nelle colline verdeggianti della Scozia e dell’Irlanda.
Rituali di Protezione e il Nuovo Fuoco – Si temeva anche che in questa notte le anime in cerca di nuovi corpi potessero tornare sulla Terra per “possederli” per l’anno nuovo. Per proteggersi, molti villaggi spegnevano ogni focolare, persino il Fuoco Sacro sugli altari, che sarebbe stato riacceso solo al mattino seguente. I druidi, secondo la tradizione, si radunavano sulla cima di una collina in oscure foreste di querce, considerate sacre, per accendere il Nuovo Fuoco e offrire sacrifici di sementi e animali. Cantando e danzando intorno al fuoco fino all’alba, sancivano così il passaggio dalla stagione della luce alla stagione delle tenebre. All’alba, i druidi portavano le braci ardenti del Nuovo Fuoco a ogni famiglia, che ne usava il calore per riaccendere i propri focolari domestici.
L’Usanza del Travestimento ad Halloween – L’usanza moderna di travestirsi nel giorno di Halloween ha radici antiche e risale ai Celti. Dopo il rito dei sacrifici nella notte del 31 ottobre, i Celti festeggiavano per tre giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche, tornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne fatte di cipolle intagliate, al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro.
Fate, Scherzetti e Lanterne – Per i Celti non esistevano diavoli o demoni; credevano invece nelle Fate, che nella notte di Samhain erano solite fare “scherzetti”. Tuttavia, il famoso detto “dolcetto o scherzetto” non ha le sue origini nei Celti, ma risale al tardo Medioevo. Si pensa infatti che i primi cristiani, viaggiando da un villaggio all’altro, elemosinassero un pezzo di “dolce dell’anima”, un pezzo di pane. Più dolci dell’anima una persona riceveva, più preghiere prometteva di recitare per i defunti della famiglia che aveva donato il pane. All’epoca, infatti, si credeva che i defunti potessero giungere in Paradiso grazie alle preghiere non solo dei propri cari, ma anche degli sconosciuti.
Tradizioni Simili in Altre Culture – Non erano solo i Celti a festeggiare questa data. Anche i Romani celebravano, intorno al 1° novembre, una festività in onore di Pomona, la dea dei frutti e dei giardini, durante la quale si offrivano frutti alla divinità per propiziare la futura fertilità. In altre aree d’Europa, dove si seguivano tradizioni pagane, il 31 ottobre si celebrava la festa del Black Sabbath.
Il Tentativo della Chiesa di Sradicare le Tradizioni Pagane – La tradizione di queste celebrazioni era talmente radicata in Europa che nemmeno l’avvento del cristianesimo riuscì a sradicarla completamente. Infatti, nell’835 Papa Gregorio spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 maggio al 1° novembre, cercando di dare un significato cristiano ai culti pagani. Tuttavia, l’influenza del culto di Samhain continuava a persistere; per questo, nel X secolo, la Chiesa introdusse una nuova festività: il 2 novembre, Giorno dei Morti, in memoria delle anime dei defunti. In questa occasione, i cari dei defunti si mascheravano da santi, angeli e diavoli e accendevano falò.
Il Fuoco Sacro e la Celebrazione del Guy Fawkes Day- l‘antico rito celtico del Fuoco Sacro sopravvive ancora oggi in Inghilterra con il Guy Fawkes Day, festeggiato il 5 novembre.